Open Fiber tratta maxi finanziamento con 32 banche
Redazione FR
19-07-2023 — 09:52
Entra nel vivo il negoziato tra la società della rete controllata dalla Cdp e gli istituti di credito
Entra nel vivo la partita del maxi rifinanziamento di Open Fiber, la società della rete controllata da Cdp al 60% (con il fondo infrastrutturale Macquarie al 40%) alle prese con stress finanziario dovuto all’aumento dei costi.
Open Fiber peraltro ha per ora accantonato il dossier rete unica, dopo che Tim ha assegnato un’esclusiva al fondo Kkr sulla Netco, escludendo proprio la cordata Cdp-Macquarie.
Oggi intanto secondo indiscrezioni di stampa dovrebbe svolgersi un cda straordinario sul.tema del rifinanziamento.
Dal board “in estrema sintesi, dovrebbe arrivare l’ok del board a una sorta di proposta che servirà da base di negoziazione con gli istituti di credito”, scrive il Sole 24 Ore.
In questi giorni si sarebbero intensificati i contatti tra Open Fiber e le banche. L’obiettivo è il rifinanziamento degli oltre 7 miliardi nell’ambito del project financing del gruppo Tlc. Sul tavolo ci sarebbe anche la concessione di una somma superiore.
Coinvolto un pool di 32 istituti di credito, tra i quali Intesa Sanpaolo,
Unicredit, Ing, Bnp Paribas, Crédit Agricole, Santander, Banco Bpm.
Al lavoro, secondo le indiscrezioni, ci sarebbero gli advisor finanziari e.legali. In particolare: Lazard per il board e la società, i legali di Bonelli Erede e White & Case sempre per l’azienda, Gianni & Origoni per conto delle banche, Fti Consulting come consulente strategico.
Un altro cda in calendario il prossimo 25 luglio divrebbe discutere le grandezze del nuovo piano in cantiere con un orizzonte decennale al 2032 e che secondo i rumors di stampa dovrebbe prevedere investimenti per 10 miliardi.
Open Fiber ha chiuso il 2022 con ricavi per 470 milioni e una perdita di 162 milioni considerata in.bilancio come “indicatore ancora poco significativo in quanto tipico.di un business infrastrutturale in fase di.sviluppo”.
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