Finanzareport.it | Nagel (Mediobanca) punta sul consolidamento bancario - Finanza Report

Ven 19 Aprile 2024 — 09:50

Nagel (Mediobanca) punta sul consolidamento bancario



Ruolo di primo piano nella veste di advisor. L’utile dell’esercizio 2019-2020 batte leggermente le attese, ma il titolo non si sottrae all’ondata di vendite che colpisce oggi Piazza Affari

alberto nagel mediobanca

Azioni Mediobanca in rosso a Piazza Affari, in scia alle turbolenze che investono oggi il comparto bancario, e nonostante l’utile migliore delle attese a conclusione dell’esercizio 2019-2020. Piazzetta Cuccia conferma inoltre i target, ma congela il dividendo per adeguarsi alla raccomandazione Bce. In conference il ceo di Mediobanca, Alberto Nagel, ha sottolineato fra l’altro il ruolo di primo piano dell’istituto nella nuova fase di consolidamento bancario, nella veste di advisor.

Nagel, per Mediobanca ruolo di primo piano nel risiko bancario

Proprio oggi si chiude l’offerta di Intesa Sanpaolo su Ubi che ha visto Mediobanca svolgere un ruolo di consulente “principe” nell’operazione.

“Mi aspetto che l’effetto Intesa Ubi metta un maggior tipo di pressione su tutti i ceo per capire come il mercato italiano e il consolidamento si evolveranno e che tipo di partecipazione ogni operatore possa avere, sicuramente si intensificheranno i cosiddetti merger talks, si sono già intensificati, lo abbiamo letto, quindi sta avvenendo”, ha detto Nagel.

“Questo è avvenuto in un modo che io non mi sarei aspettato all’inizio del 2020, però è avvenuto in maniera efficace”, ha aggiunto il manager. Fra l’altro proprio oggi Mediobanca si è trovata a smentire in una nota quanto riportato da “un sito di informazione on-line” su “una possibile uscita del Global Co-Head del CIB e Italy Country Head Francesco Canzonieri”, che “è priva di ogni fondamento”.

Aumenti di capitale

“Siamo interessati” al processo di M&A partito “e abbiamo tutte le possibilità di giocare un ruolo primo piano come advisor, conosciamo bene il settore e le controparti, ci sono fattori esogeni che sono di spint”, ha commentato ancora Alberto Nagel.

“Ci sarà – dice – più consolidamento di prima a livello di realtà italiane, credo invece prematuro un consolidamento europeo, ma sulla parte italiana Mediobanca sarà coinvolta, anche se – scherza – non possiamo prendere tutti i mandati. Se lavori per una parte non puoi lavorare per l’altra”.

Un altro aspetto importante, osserva, è l’attività di capital market. “Non c’erano da tempo aumenti di capitale di banche, il primo che arriva è quello di Bper e sono possibili altri aumenti funzionali a piani di integrazione validi che mercato e regolatori apprezzino”.

Anche Mediobanca guarda a nuove acquisizioni

Quanto a possibili mosse di M&A che vedano al centro la stessa Mediobanca, il ceo di Piazzetta Cuccia si è detto convinto che l’istituto “avrà delle opportunità nei prossimo paio d’anni, durante il corso del piano perché normalmente quando si innescano crisi che hanno delle code tendenzialmente lunghe durante questo periodo si innescano fenomeni di consolidamento e ristrutturazione”.

“Ci saranno decisioni di controparti di rimettere in discussione la strategia e Mediobanca che si presenta con questo buffer di capital e questa redditività caratteristica secondo me, come fatto in passato con Barclays, e altri, può e deve continuare un percorso di crescita”.

I conti di Mediobanca

La banca intanto ha registrato un utile netto in calo del 27% a 600 milioni nel periodo 2019-2020, con oneri non ricorrenti legati al Covid per 228 milioni, ma sopra attese del consensus ferme a 587 milioni.

I ricavi sono stabili a 2,5 miliardi (+3% al netto dei one-off Covid), con margine di interesse e commissioni a +3% anno su anno. Allineandosi alle raccomandazioni della Bce, la banca non pagherà la cedola ma nel corso della conference call il numero uno Nagel ha detto che nel 2021 sui dividendi la banca avrà ampia flessibilità. Inoltre, sono confermate le linee strategiche e i target del piano al 2023.

Interpellato sulle manovre di Leonardo Del Vecchio, che punta al 20% di Mediobanca, Nagel ha commentato: “A me quello che interessa è che il cda sia nelle condizioni di realizzare un piano industriale che abbiamo condiviso con tutti i principali azionisti”. Inoltre “io credo che il consiglio prima dell’assemblea sarà in grado di presentare proposte di modifiche statutarie che saranno in linea con le aspettative di mercato”.

In Borsa alle ore 15,31 le azioni Mediobanca segnano -3,43% a 6,7 euro, con il Ftse Mib a -2,9%.

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