Mps: risultati battono attese, dividendi per 1 miliardo
Redazione FR
06-02-2025 — 11:21
Il ceo Lovaglio torna a difendere la mossa su Mediobanca: nostra ops può creare un campione nazionale. Nel 2025 Siena conta di mantenere lo stesso livello di ricavi

Azioni Mps leggermente positive a metà mattina, dopo rialzi iniziali di oltre il 2%, in scia a risultati 2024 migliori delle attese, così come la cedola, mentre l’outlook sul 2025 è cautamente positivo. In conference non sono mancate domande sull’offerta di scambio presentata dal Monte dei Paschi di Siena su Mediobanca.
Mps, risultati 2024
Per Mps l’esercizio 2024 si è chiuso con un utile netto di 1,95 miliardi da 2,05 miliardi l’anno precedente (1,8 miliardi il consensus raccolto dalla banca). Il risultato del quarto trimestre è pari a 384,9 milioni. Il dividendo Mps 2025 a valere sul 2024, per un ammontare complessivo di oltre 1 miliardo, sarà di 0,86 euro per azione (0,84 euro il consensus), con un pay-out ratio sull’utile ante imposte al 75%, corrispondente a un dividend yield del 14%, viene precisato, tra i più elevati nel settore.
La banca senese ha realizzato ricavi per 4.034 milioni (+6,2%) nell’esercizio e un risultato operativo netto di 1.748 milioni, in crescita da 1.511 milioni e superiore alle stime pari a 1.690 milioni. Il margine di interesse nell’anno cresce a 2.356 milioni (+2,8%) mentre nel quarto trimestre cala dell’1,3%. In forte crescita le commissioni nette annue (+10.8%). In crescita gli oneri operativi a 1.869 milioni con le spese per il personale a 1.229 milioni (+4,2%) impattate dal rinnovo del contratto nazionale.
Lovaglio difende ops su Mediobanca
Nella conference con gli analisti il ceo di Mps Luigi Lovaglio oltre a commentare i risultati è tornato a difendere l’ops respinta dal cda di Mediobanca e criticata da diversi analisti, mostratisi scettici in particolare sulle sinergie. La combinazione tra Mps e Mediobanca, ha detto il manager, può creare “un nuovo campione nazionale”, spiegando che le sinergie lorde stimate di 700 milioni sono quelle minime iniziali. Per Lovaglio la complementarietà tra le due banche non è un limite, ma permette di creare un valore maggiore rispetto ad una fusione tra due banche commerciali, che non avrebbe un impatto immediato sull’aumento dei ricavi. Lovaglio fa quindi riferimento ai commenti degli ultimi giorni sulle dimensioni relative delle due banche sulla base della capitalizzazione di mercato e mette in evidenza l’impatto della quota Generali su quella di Piazzetta Cuccia. Il manager afferma di non aver preso in considerazione l’ipotesi di abbassare la soglia del 66,7% per la riuscita dell’opa.
Intanto Mps per quanto riguarda l’outlook sui risultati del 2025 prevede un margine di interesse netto che dovrebbe calare a una cifra quest’anno; grazie al recupero delle commissioni e al reddito da trading la banca senese conta di mantenere i ricavi sullo stesso livello del 2024.