Mps, per il ministro dell’Economia Franco aumento da 2,5 miliardi “al momento” adeguato

Banca Mps cauta oggi in Borsa (+0,12% a 0,9656 euro) nel giorno dell’audizione del ministro Daniele Franco in cui il titolare dell’Economia (azionista di Siena al 64%) ha affermato che un aumento di capitale da 2,5 miliardi “al momento” è da considerarsi adeguato.

Nei giorni scorsi sono circolate nuove voci su un possibile fabbisogno di capitale ben più oneroso per la banca, in previsione anche di uno scenario macro mutato dopo la guerra in Ucraina, sebbene Mps non abbia un’esposizione diretta significativa.

Entro il 31 marzo l’istituto deve consegnare il capital plan aggiornato alla Bce.

In ogni caso Franco, dalle commissioni Finanze di Camera e Senato, ha confermato che l’ultima parola toccherà al nuovo piano affidato al neo amministratore delegato Luigi Lovaglio.

Il Tesoro, ha ribadito il ministro, sta chiedendo alla Ue una proroga “congrua” della permanenza dello Stato nel capitale che consenta all’istituto senese di completare il rilancio e riproporsi poi per la privatizzazione.

Al tal riguardo il Mef sta negoziando con l’Europa “misure compensative” per il mancato rispetto dei target al 2021, che si traducano in obiettivi “sufficientemente ambiziosi ma realistici e sostenibili”, specialmente sul fronte dei costi, dal 2017 vero tallone d’Achille della banca.

Sul caso della defenestrazione dell’ex ad Guido Bastianini, che ha portato Mps a conseguire il miglior utile dal 2015, Franco ha replicato che i risultati “sono stati relativamente buoni ma nettamente meno buoni di quelli delle altre banche”.