Mps: per Deutsche Bank è una “dividend stock”
Ste. Ne.
21-02-2024 — 11:00
Ipotesi nuovo collocamento di azioni. Ma dopo i risultati brillanti e il ritorno alla cedola per Siena, si guarda anche a un’aggregazione nella seconda parte dell’anno, con Banco Bpm e Bper visti come interlocutori potenziali

Mps tra i protagonisti di un rimbalzo corale oggi per le banche a Piazza Affari dopo indiscrezioni di stampa su un nuovo giro di consultazioni tra il socio pubblico e gli advisor per accelerare il processo di uscita del Mef dal capitale della banca.
In questi giorni è infatti scaduto il lock up che vincolava il Tesoro a non vendere azioni per 90 giorni dall’operazione con cui ha venduto il 25% di Mps tramite accelerated bookbuilding, portandosi al 39%.
In tale contesto peraltro Deutsche Bank ha alzato oggi il target price sul titolo da 4,40 a 5,10 euro, confermando la raccomandazione buy. Il broker sostiene che un’equity story interessante lo diventa ancora di più dopo i conti del quarto trimestre 2023 della banca, il cui “appeal è aumentato ulteriormente in termini di ritorni di capitale, M&A e de-risking”.
Il titoli “scambia su multipli bassi”. Inoltre la banca può essere vista anche “come una dividend stock, che offre un rendimento cash del 7% quest’anno, che dovrebbe salire a oltre il 13% il prossimo anno, vale a dire il più alto tra le banche europee”.
Gli ultimi rumors di stampa un nuovo collocamento di una quota compresa tra l’8% e il 10%, operazione che potrebbe scattare anche prima dello stacco del dividendo il 20 maggio.
“Il piazzamento di una quota di circa il 10% da parte del Mef potrebbe creare dell’overhang sul titolo, sebbene riteniamo che, come osservato nel caso del primo piazzamento, il mercato nell’attuale contesto possa assorbirlo con relativa facilità”, commentano gli analisti di Equita.
Ma dopo i risultati brillanti e il ritorno alla cedola per Mps, si guarda anche a un’aggregazione nella seconda parte dell’anno, con Banco Bpm e Bper visti come interlocutori potenziali, sebbene entrambi abbiano più volte smentito l’interesse per un accordo con Siena.