Mps, dopo blitz Banco Bpm ora tutti la cercano
Ste. Ne.
14-11-2024 — 11:48
Titolo sugli scudi, analisti apprezzano il nuovo nocciolo duro di azionisti e non escludono una futura fusione
Azioni Mps a ruba in Borsa dopo il forte interesse mostrato dagli investitori al collocamento del Mef: fra questi Banco Bpm, la stessa Anima (per un 9% complessivo che dovrebbe confluire su Piazza Meda a valle dell’opa sulla sgr) ma anche Caltagirone e la Delfin degli eredi Del Vecchio.
Mps, Banco Bpm fa sul serio
Grande assente Unipol, che secondo alcuni operatori potrebbe rientrare in un secondo momento nel nocciolo duro di azionisti, qualora il Mef decidesse di vendere ancora (ora è all’11,7%). Intanto guadagnano terreno le altre due banche in cui il gruppo assicurativo bolognese è socio forte con il 20%, Bper e Popolare Sondrio, legate a Bologna da accordi bancassicurativi sulle polizze.
In buon rialzo stamattina lo stesso Banco Bpm.
Tutto ciò in vista della possibile creazione di un terzo polo bancario, che intanto tiene vivo l’appeal speculativo su una maxi fusione.
Per Mps un nocciolo duro di azionisti
Da ricordare anche che il primo socio di Banco Bpm è Crédit Agricole con il 9%.
Nell’operazione che ha visto Bpm sbarcare nel capitale di Mps, il Tesoro ha ceduto il 15% del capitale. Il corrispettivo per azione è pari a 5,792 euro per un controvalore complessivo di circa 1,1 miliardi. Banco Bpm ha rilevato un 5%, Anima Holding un 3%, salendo al 4% del Monte, Francesco Gaetano Caltagirone un 3,5%, così come Delfin.
Bpm Mps verso la fusione?
Equita Sim per il momento conferma le raccomandazioni hold su Mps e su Banco Bpm. “L’operazione andrà a costituire un nucleo azionario rilevante in Mps che permette di stabilizzare l’azionariato (e la governance) anche in caso di completa uscita da parte dello Stato e apre a prospettive di ulteriore consolidamento nel settore (che, anche se non necessariamente di breve termine, aumentano l’appeal speculativo sul titolo)”, commentano gli analisti della merchant.
Dividendi Mps
“Lato Banco Bpm”, prosegue Equita, “l’ingresso in Mps (al 9% sommando la quota in mano a Anima) è strategicamente rilevante in quanto permetterà: di difendere il secondo principale canale distributivo di Anima, andando a limitare significativamente uno dei rischi legati all’opa lanciata da Banco Bpm su Anima (relativi sia a un’eventuale futura interruzione dell’accordo sia all’ingresso di altri player industriali in Mps); di avere a disposizione un’opzione di crescita, con eventuale spazio per generazione di sinergie e maggiore scala per le fabbriche prodotto; di beneficiare dalla contribuzione dal dividendo di Mps, a fronte di un consumo di capitale limitato (-9 pb indicato dalla società). Stimiamo che il 5% del dividendo di Mps contribuirà tra il 2,5% e il 3% dell’utile di Banco Bpm, mentre – assumendo pieno successo dell’opa su Anima, il 9% del dividendo di Mps contribuirebbe per il 5% dell’utile della combined entity”.
Business model di Banco Bpm
Banco Bpm ha indicato di non avere intenzione di presentare domanda per salire oltre il 10% del capitale di Mps, ribadendo la propria strategia standalone. Equita commenta: “Apprezziamo le scelte strategiche intraprese recentemente da Banco Bpm che – a fronte di un consumo di capitale contenuto – permettono di rafforzare in modo significativo il business model e supportano lo sviluppo delle fabbriche prodotto, mantenendo opzionalità per la crescita futura e la remunerazione degli azionisti”.