Mps: cda con suspense sull’aumento di capitale
Stefano Neri
11-10-2022 — 16:00
Secondo le ultime indiscrezioni proseguono gli “sforzi per arrivare a chiudere con le banche del consorzio il contratto di garanzia”
Mps sull’ottovolante in Borsa nel giorno di un cda chiamato a lanciare l’aumento di capitale da 2,5 miliardi, ma ancora al bivio tra un accordo con le banche del consorzio di garanzia e un nuovo burden sharing.
Mps, cda riunito per decidere su aumento di capitale
Da Siena del resto arrivano indiscrezioni contrastanti: se ieri sera i rumors (citati da Bloomberg) davano l’accordo per fatto, la Reuters scrive in queste ore che per Banca Monte dei Paschi di Siena (Mps) proseguono gli “sforzi per arrivare a chiudere con le banche del consorzio il contratto di garanzia”.
Il consiglio di amministrazione è previsto nel pomeriggio e avrà all’ordine del giorno i termini dell’annunciata ricapitalizzazione da 2,5 miliardi di euro, la settima in 14 anni.
Chiedendo di non essere citate, spiega Reuters, due fonti dicono che la firma del contratto richiederà ancora delle ore, data anche l’esigenza di raccogliere tutta la documentazione necessaria. “Non è da escludere che il cda resti aperto e prosegua i lavori anche nella giornata di domani”.
L’assemblea Mps ha conferito la delega al cda per procedere alla ricapitalizzazione e spesare un piano di 3.500 uscite entro l’anno, oltre che per coprire uno potenziale shorfall di capitale fino a 500 milioni.
Banche consorzio
Il Tesoro azionista al 64% è pronto a fare la sua parte per 1,6 miliardi, ma restano da coprire 900 milioni e le banche del consorzio, chiamate a garantire l’inoptato, si sono dette disponibili a coprirne solo un terzo. Si tratta di BofA, Citigroup, Credit Suisse e Mediobanca, cui si sono unite Banco Santander, Barclays, Société Générale e Sitfel Europe Bank.
Secondo Repubblica, gli investitori sarebbero disposti a sottoscrivere 500 milioni. Il ceo Luigi Lovaglio, che intende partire il prossimo 17 ottobre, dovrà però assicurarsi impegni formali da parte dei potenziali investitori. Fra questi Anima, che chiede però una revisione della partnership nel risparmio gestito che potrebbe non essere favorevole a Rocca Salimbeni. Il partner bancassicurativo Axa sarebbe invece disponibile a mettere sul piatto 100 milioni.
Un fattore di rischio è che secondo gli analisti le nuove azioni valutano Mps al di sopra delle banche più solide, esponendo così i sottoscrittori a potenziali perdite.
In Borsa alle ore 15,52 le azioni B.Mps segnano +2,34% a 23 euro dopo un minimo a 22,1 e un massimo di 22,45 euro per azione; bilancio dell’ultimo anno, a questi livelli, -80%.