Mediaset, Vivendi pronta a uscire? Resterebbe in Tim
Ste. Ne.
05-07-2019 — 12:41
Secondo le ultime indiscrezioni la media company avrebbe deciso di lasciare il Biscione. Potrebbe esercitare il diritto di recesso per la creazione della holding in Olanda oppure già vendere a un prezzo più alto
Vivendi sarebbe pronta ad uscire dal capitale di Mediaset, mentre resterebbe invece in Tim. Questo il finale che si prospetta per la “campagna italiana” della media company targata Vincent Bollorè, stando ad alcune indiscrezioni di stampa che citano un analista di Bank of America Merrill Lynch al corrente della situazione. Ciò, peraltro, all’indomani della citazione in giudizio di Mediaset da parte di Vivendi per la questione del voto maggiorato, e in vista dell’assemblea di settembre per il “trasloco” in Olanda dove nascerà la holding Media for Europe (Mfe).
Vivendi: via da Mediaset? Resterebbe in Telecom
Vivendi, già chiamata nei mesi scorsi ad effettuare una scelta, salvo poi sottostare all’ordinanza dell’Agcom, detiene direttamente il 9,6% del capitale Mediaset e ha dovuto parcheggiare il 19,1% presso Simon Fiduciaria, in modo da rispettare il verdetto dell’authority. Inoltre è primo azionista con il 23,9% di Telecom, benché ai ferri corti con Elliott, il fondo attivista che esprime il cda di Tim guidato da Luigi Gubitosi.
Ora però i francesi sarebbero pronti a lasciare il Biscione. La vicenda viene raccontata oggi dal quotidiano La Stampa. A rivelarla, secondo quanto scrive il giornale, è stato un analista di Bofa, Adrien de Saint Hilaire, Head of European Media Research della banca d’affari, nel corso di una telefonata con fondi e grandi investitori.
“Mi sembra piuttosto chiaro che ci sono due situazioni molto differenti”, ha detto il capo analista parlando con i colleghi. “Una è su Mediaset, da cui vogliono chiaramente uscire. Sono stati molto vicini a finalizzare un accordo con Mediaset e Fininvest per tre volte. E per tre volte l’accordo è saltato: mi è piuttosto chiaro che vogliono uscire”. L’altra situazione riguarda Tim, ma in questo caso le vicissitudini degli ultimi mesi secondo l’analista si stanno ricomponendo.
Vivendi potrebbe esercitare il diritto di recesso
Le sue parole sono considerate importanti in quanto sono servite a ragguagliare chi, tra gli investitori accreditati, non ha potuto presenziare alla “Telecom & Media Conference”, una riunione a porte chiuse dedicata agli operatori di mercato che si è svolta a Londra tra il 18 e il 20 giugno scorsi.
A discutere con la platea c’erano i vertici delle principali società tlc e media, fra cui l’ad di Tim Luigi Gubitosi, il numero due di Orange Paul de Leusse, e appunto Arnaud de Puyfontaine, a.d. di Vivendi.
Di certo, osserva la Stampa, finora i francesi non hanno venduto. Potrebbero farlo in futuro o attendere di esercitare il recesso: i francesi, che hanno acquistato i titoli a 3,7 euro ma poi li hanno svalutati a 2,7 euro, sono attesi al varco sulla holding olandese.
Vivendi potrebbe esercitare il diritto di recesso (anche se il prezzo in Borsa oggi è più alto dei 2,77 euro proposti) e con il suo 30% potrebbero far saltare l’operazione, visto che Mediaset ha posto il limite di esborso a 180 milioni di euro. Tuttavia l’ad Pier Silvio Berlusconi ha ribadito recentemente che ci sarebbero altri investitori pronti a subentrare.
In borsa poco dopo le 12,30 le azioni Mediaset scambiano poco mosse a 2,871 euro.