La Fed taglia i tassi ma spaventa il mercato
Redazione FR
18-12-2024 — 21:08
Dimezzate le previsioni su ulteriori riduzioni del costo del denaro nel 2025, mentre vengono ritoccate le stime sull’inflazione
Wall Street ha reagito questa sera con forti ribassi alle decisioni della Fed, mentre il dollaro si rafforza sempre più. Come ampiamente atteso, il Fomc ha tagliato i tassi di un quarto di punto a 4,25%-4,5%, mostrandosi tuttavia decisamente cauta su future ulteriori riduzioni del costo del denaro.
Fed cauta sui tassi
In particolare, la Fed ha indicato che probabilmente taglierà i tassi solo due volte nel 2025, secondo la cosiddetta “dot plot”, la mappa che riassume le aspettative dei singoli membri del Fomc. Ipotizzando tagli di un quarto di punto, a settembre ne erano previsti 4. Tuttavia, l’inflazione è ora prevista più alta: il dato Pce viene stimato al 2,5% alla fine del 2025, contro il 2,1% previsto a settembre.
Vengono poi indicati altri due tagli dei tassi nel 2026 e uno nel 2027. Per la seconda riunione consecutiva, un membro del Fomc ha espresso dissenso: la presidente della Fed di Cleveland Beth Hammack avrebbe voluto mantenere i tassi invariati.
Powell e Trump
“Mentre pensiamo ad ulteriori tagli, cercheremo di fare progressi sull’inflazione”, ha affermato il presidente Jerome Powell in conferenza stampa. “Penso che i tagli effettivi che faremo l’anno prossimo non saranno dovuti a qualcosa che abbiamo scritto oggi. Reagiremo ai dati; questo è solo il senso generale di ciò che il comitato ritiene sia probabilmente appropriato”, ha detto, quando gli è stato chiesto dei due tagli di un quarto di punto previsti per il 2025. Il banchiere centrale si è poi sbilanciato affermando che alcuni membri del Fomc stanno iniziando a valutare il potenziale impatto delle proposte politiche del presidente eletto Donald Trump.
A Wall Street gli indici hanno subito cambiato direzione dopo il comunicato; poi le vendite hanno preso il sopravvento e si sono intensificate, con forti ribassi sui principali listini. In chiusura il Dow Jones segna -2,58% a 42.326 punti, S&P 500 -2,95% a 5.872 punti, Nasdaq -3,56% a 19.392 punti; il Dow Jones in particolare cede così terreno per la decima seduta di fila, come non si vedeva dal 1974. Il biglietto verde si rafforza con l’euro/dollaro che precipita di oltre 1 figura a 1,0350. Salgono i rendimenti obbligazionari.