La Fed non spaventa il mercato
Redazione FR
01-11-2023 — 20:00
Tassi fermi. Porta aperta a un nuovo rialzo del costo del denaro, ma “l’inasprimento delle condizioni creditizie per famiglie e imprese peserà probabilmente sull’attività economica, sull’occupazione e sull’inflazione”

La Fed oggi, con una decisione attesa e presa all’unanimità, ha lasciato i tassi invariati nell’intervallo compreso tra il 5,25% e il 5,50%, il livello più alto degli ultimi 16 anni, utilizzando un linguaggio sostanzialmente equilibrato che non sembra avere turbato il mercato.
Wall Street ha infatti confermato i rialzi della prima parte della seduta dopo la diffusione dello statement del Fomc e mentre in corso la conferenza stampa del presidente Jerome Powell.
La banca centrale americana nel comunicato ha sottolineato il sorprendente balzo della crescita Usa (+4,9% nel terzo trimestre) e ha ammonito sull’inflazione che “resta elevata”, lasciando la porta aperta a un ulteriore rialzo del costo del denaro; ma ha anche ammesso che “l’inasprimento delle condizioni creditizie per famiglie e imprese peserà probabilmente sull’attività economica, sull’occupazione e sull’inflazione”.
Non è mancata qualche frase da falco in conferenza stampa da parte di Powell, secondo cui “l’idea che sarebbe difficile aumentare nuovamente i tassi dopo lo status quo è falsa”.
Secondo Whitney Watson, Co-Head e Co-CIO of Fixed Income and Liquidity Solutions di Goldman Sachs Asset Management, “nonostante l’economia statunitense abbia registrato uno dei trimestri di crescita più forti degli ultimi 20 anni e l’inflazione sia rimasta al di sopra dell’obiettivo, la Fed ha mantenuto la sua politica attuale. L’inasprimento delle condizioni finanziarie, guidato dall’aumento dei tassi di interesse a lungo termine, ha ridotto la necessità di adottare un ulteriore rialzo dei tassi”.
Il dollaro si è rafforzato dopo la Fed, mentre si registra una tregua sul fronte dei rendimenti obbligazionari.