Ipo: Ferretti chiude a 3 euro/azione, si riaffacciano le protesi Lima Corporate
Redazione FR
23-06-2023 — 11:45
Per il gruppo dei super yacht capitalizzazione da 1 miliardo, in campo Unicredit
L’Ipo Ferretti si è chiusa positivamente con una valutazione di 3 euro per azione, mentre torna in auge un’altra potenziale Ipo su Borsa italiana, quella di Lima Corporate.
Ipo Ferretti
Ferretti spa, attualmente quotata sulla Borsa di Hong Kong, ha annunciato la positiva conclusione dell’offerta connessa all’ammissione alla quotazione e alle negoziazioni delle azioni Ferretti su Euronext Milan, mercato regolamentato organizzato e gestito da Borsa Italiana. Il prezzo di offerta e’ stato fissato a 3 euro per azione. I proventi lordi dell’Ipo Ferretti ammontano a circa 265 milioni di euro e sono destinati all’azionista venditore.
L’offerta, viene spiegato, ha suscitato un ampio interesse da parte di primari investitori istituzionali italiani e internazionali (con circa 70 linee allocate), che si tradurrà in un ampliamento e rafforzamento dell’azionariato istituzionale della società.
Due anchor investor, Danilo Iervolino e Karel Komarek, hanno sottoscritto in totale il 35,4% del totale delle azioni in offerta, pari a circa il 10% del capitale sociale della società. Sulla base del prezzo di offerta, la capitalizzazione di mercato al primo giorno di negoziazioni sarà pari a circa 1 miliardo di euro. L’offerta consiste in 88.454.818 azioni, offerte in vendita da Ferretti International Holding spa. Nell’ipotesi di mancato esercizio dell’Opzione di overallotment, le azioni in offerta costituiranno circa il 26,1% del capitale sociale della società.
L’azionista venditore ha concesso a UniCredit, in qualità di stabilization manager, per conto dei Joint Global Coordinators e Joint Bookrunners, un’opzione per l’acquisto di un massimo di ulteriori 8.845.482 azioni aggiuntive al prezzo di offerta (le azioni di over allotment), pari a circa il 10% del numero massimo delle azioni in offerta (l’opzione di over allotment).
Nell’ipotesi di esercizio integrale dell’opzione di over-allotment, le azioni in offerta sono pari a 97.300.300 azioni, pari a circa il 28,7% del capitale. Inoltre, la società e l’azionista venditore hanno sottoscritto accordi di lock-up della durata di 90 giorni con i manager, in linea con la prassi di mercato e soggetti limitazioni e deroghe tipiche da parte dei manager. Il primo giorno di negoziazione delle azioni su Euronext Milan e il regolamento, previsti per il 27 giugno 2023, sono subordinati all’ottenimento delle necessarie autorizzazioni da parte di Borsa Italiana, inclusa l’ammissione alle negoziazioni delle azioni su Euronext Milan.
Ipo Lima Corporate
Intanto, dopo aver interrotto l’iter lo scorso anno, il fondo svedese Eqt ha deciso di riaprire il cantiere Ipo di Lima Corporate, il produttore di protesi ortopediche con sede a San Daniele del Friuli (Udine). Dopo alcune settimane di valutazioni, secondo quanto scrive il quotidiano MF-Milano Finanza che cita fonti finanziarie, la società avrebbe infatti nominato il pool di banche che agirà da global coordinato affidando un incarico a Morgan Stanley, Mediobanca, Goldman Sachs e Bnp Paribas.
L’obiettivo sarebbe quello di riuscire a quotare l’azienda a Piazza Affari, nonostante ci sia qualcuno nelle sale operative che non escluda la borsa svizzera come possibile listino d’approdo.
Al momento il dossier è ancora in fase di valutazione, per cui bisognerà attendere per conoscere le tempistiche, nonostante la determinazione del fondo che ha recentemente comprato Wind Tre.
Le prime voci sulla possibile uscita dell’operatore di private equity sponsorizzato dalla famiglia Wallenberg risalgono a inizio 2020, prima della pandemia, quando si erano susseguite indiscrezioni (mai smentite) circa la quotazione del gruppo, con valutazioni che si aggiravano intorno a un miliardo d’euro. All’epoca Eqt aveva dato mandato per gestire l’operazione a Morgan Stanley e Credit Suisse e si ragionava su un’alternativa tra quotazione o vendita a un soggetto industriale.
Nell’aprile 2022 però, ricorda il giornale, i fattori macroeconomici e un interesse imitato degli offerenti avrebbero portato il fondo a mettere in pausa il processo.
Lima Corporate è stata fondata nel 1945 dalla famiglia Lualdi, ed è specializzata nella produzione di dispositivi ortopedici con prodotti che coprono l’intero spettro dalle grandi articolazioni alla ricostruzione delle estremità. Eqt è subentrato nel 2015 al fondo Ardian, a sua volta divenuto azionista di controllo nel 2012. Nel corso del tempo ha portato a termine alcune operazioni, che dovrebbero continuare. L’idea sarebbe quella di coprire i buchi del portafoglio prodotti tramite startup in possesso di tecnologie innovative per supporti digitali e in genere di alta tecnologia per protesi, specialmente quelle per il ginocchio. Ma si guarda anche ad aziende più grandi, con un ebitda fino a 55 milioni, come ad esempio Link (con sede in Germania), Medacta (quotata a Zurigo), Exactech (Usa) e Amplitude Surgical (quotata all’Euronext di Parigi). A febbraio di quest’anno, infine, ha emesso un bond high yield senior secured a tasso variabile per 295 milioni di euro, con scadenza 2028, e sottoscritto una nuova linea di credito revolving super senior con l’obiettivo di rifanziarie il debito esistente.
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