I conti di Armani: ricavi +16% nel 2022
Redazione FR
25-05-2023 — 15:50
Giorgio “orgoglioso di essere stato in grado di mantenere la mia indipendenza e la stabilità del gruppo anche grazie al lavoro e all’impegno dei miei collaboratori e dipendenti”
Conti di Armani in decisa crescita nel 2022, un trend che prosegue anche nel primo trimestre 2023. Il gruppo ha chiuso il 2022 con ricavi netti per 2,35 miliardi di euro, in aumento del 16,5%, un margine operativo lordo di 289 milioni (+25%) e un risultato operativo migliorato del 30% su base annua a 202,5 milioni.
Il gruppo, che ha diffuso oggi i risultati, precisa che i ricavi da prodotti a marchio venduti sia direttamente sia con licenziatari hanno superato i 4,5 miliardi di euro mentre il giro d’affari del retail è stimato superare i 6,5 miliardi di euro. Il primo trimestre del 2023 mostra un ritmo di crescita del 18% nei ricavi netti e conferma “una crescita equilibrata tra i vari canali e un incremento della profittabilità operativa”.
“Il percorso strategico di lungo termine che ho scelto di intraprendere continua a dimostrarsi efficace come è dimostrato dai risultati: il 2022 si è concluso con una ulteriore crescita che è proseguita nel primo trimestre del 2023 rafforzando ancora di più la solidità del gruppo”, il commento del presidente e ceo Giorgio Armani. “In un contesto sempre più difficile e competitivo – ha proseguito “re Giorgio” – sono orgoglioso di essere stato in grado di mantenere la mia indipendenza e la stabilità del gruppo anche grazie al lavoro e all’impegno dei miei collaboratori e dipendenti”.
Tornando ai conti Armani, sotto il profilo geografico il 2022 è stato trainato dall’Europa (+24%) e dal continente americano (+19,5%) e caratterizzato dal calo dell’Asia (-6,3%) per le restrizioni anti-Covid in Cina. Nel primo trimestre Armani Group segnala uno sviluppo più equilibrato tra le diverse aree con un trend ancora positivo dell’Europa (+22%), una ripresa più convincente dell’Asia (+14%) e un ritmo più contenuto dell’America (+10%). Proprio in questo continente il gruppo si aspetta un rallentamento nei prossimi mesi che potrebbe però essere compensato dall’andamento delle vendite in Asia.
Il gruppo segnala che nel 2022 tutti i canali di vendita hanno riportato un incremento rispetto al 2021 – +17% il direct retail, +16% il wholesale, +9% e-commerce – e che la positiva accoglienza delle nuove collezioni unita all’attenzione alla qualità del servizio ha finito per spingere le vendite a prezzo pieno dei capi con ricadute positive sui margini di gestione. Nel corso del 2022 il gruppo ha aumentato le risorse per iniziative di comunicazione (+22%) e gli investimenti sia per le infrastrutture It e digitali sia per il rinnovo dei negozi (+25%). Il maggior impegno economico e finanziario non ha compromesso la crescita dei risultati economici di breve termine portando l’utile pre-tasse a salire a 218 milioni, +16,4% sul 2021 e +24,5% rispetto al 2019, ultimo esercizio pre-Covid.
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