Finanzareport.it | Guido: da fusione Carige Bper benefici per tutti - Finanza Report

Mar 23 Aprile 2024 — 21:33

Guido: da fusione Carige Bper benefici per tutti



Per il manager la banca ligure si è salvata da sola, operazione vincente anche per il territorio

carige guido

Francesco Guido si appresta a lasciare nei prossimi mesi il timone di Carige in virtù della fusione con Bper. Per il manager non è stato “un salvataggio, ma un’evoluzione di Carige che darà risultati importanti”.

Guido, approdato in Carige due anni fa, ha fatto il punto della situazione in un’intervista all’inserto Affari & Finanza di Repubblica. Carige, spiega, “non è fallita e ha passato momenti molto difficili, ma non è vero che è uscita dall’ospedale. Uno che esce dall’ospedale infatti non corre, come invece abbiamo fatto noi. Considerate anche il contesto in cui abbiamo operato, con i soggetti indicati per la business combination e quindi con la domanda sul valore di Carige”.

Secondo Guido, “l’intervento del Fondo non è un aumento di capitale per sanare, ma un contributo richiesto per l’integrazione. Un’ottima operazione per tutti. Non a caso dopo l’annuncio della business combination gli analisti hanno subito parlato di innalzamento del target price per Bper. E l’elenco dei benefici continua, se si considerano anche le dta. Ci saranno vantaggi anche per Carige che oggi paga per la raccolta sei volte quello che paga Bper e che dopo la fusione avrà un beneficio stimato in circa 100 milioni. E poi, diciamolo, questa è soprattutto un’ottima operazione per la Liguria, perché la banca sarà più forte e potrà servire ancora meglio le famiglie e le imprese, che oggi sono già 40.000”.

Ancora Guido: “Carige si è salvata da sola. Non c’è stato coinvolgimento di denaro pubblico, nessun salvatore o buon samaritano. La banca ha messo in campo la sua resilienza, ha fatto leva sul suo personale straordinario, su un cda che ha dato tutto quello che poteva dare, su un territorio che ha mostrato grande fiducia. E i risultati sono arrivati”.

“Siamo partiti con volumi più che dimezzati, una redditività azzoppata, una base reputazionale bassissima, ma alla fine abbiamo centrato i nostri risultati”.

Guido cita due vittorie decisive per la banca ligure “contro il suo passato e contro la media del sistema. Una doppia vittoria che significa la capacità di invertire i suoi trend negativi e di presentarsi oggi con la crescita della raccolta e degli impieghi e una redditività di nuovo positiva. Il margine d’interesse è cresciuto del 17%, contro il meno 4 del sistema; le commissioni del 6 contro il 4, i costi operativi sono scesi del 5 contro il meno 1. I proventi operativi sono aumentati del 4, contro un meno 6 di media nazionale”.

Bper Stefano Rossetti

Stefano Rossetti

Proprio oggi  Stefano Rossetti, vice direttore generale vicario di Bper, ha rassicurato  sulla capacità di Modena di assorbire la banca  ligure. “Noi oggi in Liguria contiamo solo 16 filiali, considerando anche quelle del Banco di Sardegna. Non ci saranno quindi problemi di integrazione, una volta ottenute le necessarie autorizzazioni. Peraltro Carige ci aprirà le porte in alta Toscana, in Sicilia, dove raddoppieremo la nostra presenza e in Triveneto, dove acquisiremo una trentina di filiali. Supereremo così le 2 mila agenzie, che con il tempo verranno razionalizzate”, ha detto.

Intanto in Borsa le azioni Bper tentano un allungo dopo le gravi turbolenze legate all’impatto economico della guerra Russia-Ucraina: il titolo segna oggi alle ore 9,42 un +3% a 1,4605 euro; Carige sempre vicina al prezzo dell’opa residuale con un +0,25% a 0,7679 euro.

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