Generali, il Cda chiede continuità ai soci e la conferma di Galateri

Titolo Generali in territorio positivo nelle prime battute della seduta il giorno dopo le richieste avanzate dal consiglio di amministrazione agli azionisti per garantire continuità nell’esecuzione del piano industriale presentato a novembre.

Ieri il Cda ha fatto presente come “l’attuale assetto” del consiglio di amministrazione rifletta “in maniera corretta ed equilibrata le diverse componenti (esecutiva, non esecutiva, indipendente) e le competenze personali, professionali e manageriali, anche di proiezione internazionale, nonché equilibrate componenti di diversità di genere e di provenienza, formativa e culturale, d’età anagrafica e d’anzianità di carica”.

Pertanto i soci, soprattutto quelli rilevanti chiamati a presentare una lista di candidati (per esempio Mediobanca, Del Vecchio, Caltagirone, i Benetton e De Agostini) sono stati invitati a “confermare l’attuale numero di 13 consiglieri”, a valutare l’opportunità di riproporre “un numero adeguato degli amministratori oggi in carica” per agevolare “l’attuazione del piano strategico”, a mantenere “un sistema di deleghe operative imperniato su un unico amministratore delegato” e “un assetto di governance” basato “sul ruolo centrale dei comitati”, in relazione ai quali si raccomanda al nuovo cda la “sostanziale conferma del modello applicato nell’ultimo triennio”.

Ai soci è stato raccomandato anche di “garantire la presenza di una componente maggioritaria di consiglieri indipendenti” e di “preservare l’attuale rapporto tra amministratori esecutivi e non esecutivi”. Sul fronte delle delle competenze, oltre a quelle “di conoscenza del business assicurativo e finanziario e di orientamento sul mercato”, si sottolinea la “necessaria apertura alle sfide poste dall’innovazione tecnologica e, in particolare, dalla digitalizzazione nel mondo assicurativo e, più in generale, di quello finanziario”.

I nuovi consiglieri dovranno avere “quelle competenze professionali, già oggi presenti, funzionali al presidio del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi” e, magari, “competenze in ambito ESG (Environment, Social, Governance)” anche in vista dell’istituzione di un apposito comitato interno.

Il parere, comunque non vincolante per gli azionisti, è stato diffuso in vista dell’assemblea del 7 maggio prossimo chiamato a rinnovare la composizione del consiglio, a partire dai ruoli apicali. E’ ormai scontata la conferma come ad di Philippe Donnet mentre per la presidenza la richiesta della continuità non è altro che un’invito a confermare Gabriele Galateri di Genola soprattutto dopo l’eliminazione del limite statutario dell’età e la probabile rinuncia del dirigente a entrare nel Cda di Tim.

Alle 9,48 le azioni del Leone di Trieste segnano un rialzo dello 0,69% a 15,325 euro.