Finanzareport.it | Fincantieri, effetto Trump - Finanza Report

Lun 13 Gennaio 2025 — 08:30

Fincantieri, effetto Trump



Titolo in spolvero a Piazza Affari: il mercato “fiuta” possibili commesse Usa dopo un’intervista del presidente eletto. Intanto Jefferies alza il prezzo obiettivo

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Azioni Fincantieri in spolvero oggi con rialzi di oltre il 3%: il mercato “fiuta” possibili commesse Usa sotto l’amministrazione Trump; inoltre Jefferies ha alzato il prezzo obiettivo sul titolo, pur confermando una raccomandazione cauta sul colosso italiano della cantieristica.

Fincantieri aspetta Trump

Lo stesso presidente eletto Donald Trump ha dichiarato ieri in un’intervista radiofonica che gli Stati Uniti potrebbero chiedere aiuto agli alleati per un “boost” nella costruzione di navi da fornire alla Marina Militare a stelle e strisce. Intermonte giudica la notizia positiva per Fincantieri “che opera direttamente negli Stati Uniti attraverso la sua controllata Fincantieri Marinette Marine con siti produttivi a Marinette, Green Bay e Sturgeon Bay. Anche se attualmente il principale cliente europeo della marina Us è l’inglese Bae Systems, riteniamo che Fincantieri possa sicuramente giocare un ruolo da protagonista nell’ambito di potenziali nuove gare relative alla costruzione di navi militari per la marina americana”. Inoltre, secondo il broker, “il track record è sicuramente positivo considerando l’attuale collaborazione con il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti relativo al programma Constellation, contratto firmato nel 2020, dal valore complessivo di circa 5,5 miliardi di dollari per la costruzione di sei fregate (in consegna tra il 2027 e il 2031) piu’ opzioni per ulteriori 4”.

Anche gli analisti di Mediobanca Research ritengono che Fincantieri sia “ben posizionato per beneficiare della spinta del presidente eletto Trump per espandere la flotta navale Usa. Fincantieri è già un prime contractor chiave per il programma di fregate constellation-class Usa”, ricordano gli esperti di Piazzetta Cuccia.

Mar Artico

A ciò si aggiunge il contesto geopolitico ancora in fibrillazione nel Mar Artico ed in particolare il presunto sabotaggio di un cavo sottomarino tra la Finlandia e l’Estonia. A tal proposito, ricordano gli analisti di Jefferies, il segretario generale della Nato ha sottolineato la necessità di rafforzare la presenza militare nel Mar Baltico con “la chiara necessità di proteggere le infrastrutture critiche”.

Fincantieri, aggiungono gli esperti, “ha firmato a dicembre un MoU con Sparkle per sviluppare soluzioni tecnologiche innovative per la sorveglianza e la protezione dei cavi sottomarini per le telecomunicazioni”.

Jefferies alza target price su Fincantieri

Jefferies oggi ha alzato il target price su Fincantieri da 5 a 7,70 euro, confermando la raccomandazione hold. Il gruppo, spiegano gli analisti, sta realizzando bene il suo piano di medio termine, a un passo “anche leggermente oltre i target sulla crescita con un aumento della guidance 2024” e portando avanti il deleverage “grazie alla disciplina sul circolante. Il 2025 probabilmente vedrà ulteriore progresso, ma la maggior fiducia degli investitori significa che questo è in un certo modo riflesso nelle azioni, che ora scambiano a 8 volte l’Ev/Ebitda 2025”.

Le azioni Fincantieri pertanto vengono spinte da aspettative su contratti “targati” Trump e dalle indicazioni positive degli analisti: il titolo da inizio anno guadagna oltre il 5% dopo un +24,2% nel corso dell’anno precedente.

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Raccomandazioni dei broker del 10 gennaio 2025

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