Ferrari sconfigge i dazi, pioggia di upgrade dagli analisti
Redazione FR
28-03-2025 — 10:40
Le banche d’affari alzano raccomandazioni e target price dopo la revisione della politica commerciale per neutralizzare l’effetto delle tariffe doganali

Ferrari corre a Piazza Affari dopo la revisione della sua politica commerciale per neutralizzare il potenziale effetto dei dazi. Il titolo guadagna stamattina fino al 3% dopo la performance in rimonta di ieri pomeriggio (+1,8%).
Ferrari, nuovi rating e target price
La casa di Maranello in particolare ha messo in programma aumenti fino al 10% per le sue supercar e ha potuto così confermare gli obiettivi sul 2025. La mossa è stata decisa dopo che il presidente americano Donald Trump ha annuciato dazi del 25%, a partire dal 2 aprile, sulle vetture che non vengono prodotte negli Stati Uniti.
Barclays ha alzato oggi la raccomandazione su Ferrari da equal weight a overweight, con un prezzo obiettivo invariato a 485 euro che incorpora un potenziale di rialzo del 23,9%. Per gli analisti le mosse annunciate da Maranello evidenziano lo status unico di relativo porto sicuro” delle azioni Ferrari.
Sempre oggi Kepler Cheuvreux ha promosso il titolo da hold a buy. Da parte sua Banca Akros ha alzato il rating su Ferrari da neutral ad accumulate, con prezzo obiettivo che passa da 450 a 440 euro. Il broker ha fatto “marginali cambiamenti a bassa singola cifra” percentuale alle loro “stime per tener conto dell’effetto dei dazi all’importazione Usa”, limando dunque il target price del 2%. Altri broker confermano le rispettive valutazioni: Intermonte resta outperform con target a 494 euro; Equita Sim ribadisce la raccomandazione hold e un prezzo obiettivo di 370 euro. Intesa Sanpaolo conferma la raccomandazione buy e il target a 512,30 euro.
Ferrari, dazi non fanno paura
Ferrari a poche ore dall’annuncio di Trump sui dazi, aveva comunicato ieri revisione delle sue politiche commerciali. Ferrari, “sulla base delle informazioni preliminari attualmente disponibili relative all’introduzione di dazi sulle importazioni di auto di provenienza Ue negli Usa, comunica che aggiornerà la propria politica commerciale”, ha scritto in una nota il gruppo guidato da Benedetto Vigna.
“Nel riaffermare il proprio impegno per garantire la massima attenzione e tutela dei clienti e con l’obiettivo di garantire loro certezza, le condizioni commerciali rimarranno invariate per gli ordini di tutti i modelli importati prima del 2 aprile 2025 e per gli ordini delle seguenti tre famiglie – Ferrari 296, SF90 e Roma – a prescindere dalla data di importazione”.
Per i restanti modelli, “le nuove condizioni doganali si rifletteranno parzialmente sul prezzo, fino ad un massimo del 10 per cento di aumento, in coordinamento con la nostra rete di distribuzione”.
“Sulla base di ciò, Ferrari conferma che gli obiettivi finanziari per l’anno 2025 restano invariati, con un potenziale rischio di diluizione di 50 punti base sui margini percentuali di redditività (margini percentuali Ebit ed Ebitda)”.