Finanzareport.it | Ferragamo giù in Borsa dopo addio Marco Gobbetti - Finanza Report

Gio 06 Febbraio 2025 — 22:47

Ferragamo giù in Borsa dopo addio Marco Gobbetti



Analisti vedono incertezza, inoltre viene escluso un disimpegno della famiglia che accenderebbe l’appeal speculativo

azioni erragamo

Azioni Salvatore Ferragamo in calo di oltre il 5% stamattina a Piazza Affari. Il mercato reagisce con vendite alla notizia dell’uscita dell’ad Marco Gobbetti. Gli analisti vedono incertezza. Inoltre, spiega Equita Sim, viene escluso un disimpegno della famiglia che accenderebbe l’appeal speculativo. Per Banca Akros invece non sarebbe saggia la mossa di cambiare il management nel mezzo di un turnaround per la casa di moda.

Ferragamo, lascia ad Gobbetti

La maison fiorentina e l’ad Marco Gobbetti, arrivato tre anni fa da Burberry, hanno infatti raggiunto un accordo per la risoluzione consensuale del contratto a partire dal prossimo 6 marzo 2025, quando si terrà l’assemblea.

Se da una parte viene avviato l’iter di selezione del successore, che sarà incaricato di “proseguire la politica di rinnovamento del brand e di valorizzazione dell’heritage al fine di potenziare lo sviluppo del marchio”, dall’altra i poteri saranno provvisoriamente affidati al presidente Leonardo Ferragamo. Quest’ultimo verrà supportato da un comitato composto da James Ferragamo, Ernesto Greco e Michele Norsa (che assumerà l’incarico di Chairman Special Advisor).

Gobbetti riceverà una buonuscita complessiva di 4,5 milioni.

Ferragamo: analisti

Il manager, ricordano gli analisti di Equita Sim (rating hold su Ferragamo, con target price a 6,90 euro), era “entrato nel gruppo a gennaio 2022 e aveva avviato un piano di rilancio del marchio lavorando sul prodotto, sul digitale, sul marketing, sulla razionalizzazione dei costi, sulla rete di negozi, sulla distribuzione wholesale. Le azioni implementate, tuttavia, hanno iniziato a portare i primi risultati incoraggianti solo nelle vendite dell’ultimo trimestre e su basi di confronto ormai piuttosto facili. Pensiamo quindi che l’uscita di Gobbetti sia la conseguenza di risultati inferiori alle aspettative e del ritardo nei tempi di rilancio del marchio rispetto agli obiettivi iniziali, come ammesso dallo stesso ceo a valle dei risultati del terzo trimestre 2024”.

A proposito del Comitato, prosegue il broker, “ricordiamo che Norsa e Greco sono stati in passato rispettivamente ceo e cfo” del gruppo Ferragamo “e conoscono quindi in modo approfondito la società, mentre James Ferragamo, oltre ad aver rivestito diversi incarichi manageriali nel gruppo dal 1998 a oggi, è stato anche transformation officer durante la gestione Gobbetti, seguendo quindi da vicino l’implementazione della strategia. Il comunicato lascia dunque intendere che la strategia in atto proseguirà, con l’obiettivo di accelerarne l’implementazione e con una maggiore attenzione ai valori fondanti e all’heritage del brand, pensiamo in particolare in termini di prodotto. Malgrado il comitato di esperti vanti consolidata esperienza sia nel settore sia all’interno del gruppo, in attesa di maggiore chiarezza sulla nuova fase del rilancio vediamo nel breve potenziali risvolti negativi, considerato anche che la fase di transizione potrebbe coinvolgere anche il team creativo e parte del top management”.

“Appeal speculativo”

Allo stesso tempo, per Equira, l’uscita del ceo potrebbe suggerire ipotesi di vendita della società. Tuttavia, la famiglia (azionista di maggioranza con il 54% del capitale e il 70% dei diritti di voto) sembra dare a nostro avviso un messaggio opposto, con la presenza di James Ferragamo nel comitato e sottolineando nel comunicato stampa i principi fondanti che hanno ispirato la famiglia e i valori distintivi che hanno contraddistinto la storia del gruppo. Lo scenario speculativo rimane quindi secondo noi poco probabile nel breve”.

Critici gli analisti di Banca Akros, che sul titolo hanno una raccomandazione neutral e un prezzo obiettivo a 6,5 euro: “Crediamo che cambiamenti manageriali nel mezzo di una ristrutturazione non siano una buona notizia per la strategia”.

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