Fastweb-Vodafone, faro dell’antitrust. E Tim corre in Borsa
Ste. Ne.
12-09-2024 — 10:00
Ma il colosso svizzero Swisscom ha già ottenuto il finanziamento di 8 miliardi ed è fiducioso di chiudere il deal entro il primo trimestre 2025, come previsto
Nella fusione Fastweb Vodafone Italia irrompe “un’indagine approfondita” dell’antitrust italiano, che ha acceso un faro alla luce delle “norme italiane in materia di controllo delle operazioni di concentrazione”. A darne notizia è stato il colosso svizzero Swisscom, che controlla Fastweb, e nel frattempo ha ottenuto gli altri via libera e 8 miliardi dalle banche per finanziare l’acquisizione. A Piazza Affari intanto si mette in mostra Tim, con le azioni Telecom Italia in vetta al Ftse Mib a circa +6%, in concomitanza con il ritorno alla ribalta del risiko delle telecomunicazioni. Inoltre gli analisti di Bank of America hanno alzato il target price sul titolo da 0,26 a 0,34 euro, aspettandosi una ripresa della crescita domestica, mentre le prospettive del Brasile “restano interessanti”. Il rating è buy.
Swisscom si dice fiduciosa di chiudere il deal entro il primo trimestre 2025, come previsto, precisando che le indagini cosiddette di Fase II, come quella avviata su Fastweb-Vodafone dall’antitrust tricolore. “non sono inusuali nel settore delle telecomunicazioni”.
Ovviamente non si può escludere la richiesta di rimedi da parte dell’autorità. In proposito “Swisscom ritiene che l’operazione non leda la competitività – spiega il gruppo svizzero in una nota -. Continueremo a lavorare a stretto contatto e in modo costruttivo con l’autorità antitrust italiana per ottenere un’autorizzazione nei tempi previsti. Swisscom informerà opportunamente non appena ci saranno degli sviluppi significativi”.
Nel complesso l’acquisizione di Vodafone Italia, annunciata lo scorso 15 marzo, “procede conformemente ai tempi prestabiliti”. A Nel frattempo “Swisscom si è assicurata il finanziamento del prezzo di acquisto pari a 8 miliardi di euro nel maggio 2024. In aggiunta, ha ricevuto il via libera incondizionato sia dalla Presidenza del Consiglio dei ministri italiano (legislazione sul golden power) che dalla Commissione della concorrenza svizzera”. Per quanto riguarda il closing, “conformemente al nostro annuncio originale del 15 marzo 2024, prevediamo che la transazione si concluda nel primo trimestre del 2025”.