Exor cauta in Borsa, scomessa da 833 milioni sulla sanità

Exor marginalmente positiva in Borsa dopo l’accordo siglato con l’Institut Mérieux di Lione per acquisire una quota del 10% del gruppo francese della sanità a 833 milioni. John Elkann entrerà nel consiglio di amministrazione della società.

Fondato 125 anni fa a Lione, l’Institut Mérieux si dedica alla lotta alle malattie infettive e ai tumori.

La holding degli Agnelli conferma il suo nuovo focus sul settore della salute.

Exor lo scorso aprile ha acquisito una quota del 45% di Lifenet, affiancando come azionista di minoranza Nicola Bedin, manager del settore ospedaliero che ha guidato per 12 anni il gruppo San Donato, principale operatore italiano delle cliniche private. L’investimento è stato di 67 milioni.

Per l’Institut Merieux Exor investirà nella sanità, mediante un aumento di capitale riservato, 833 milioni di euro per una quota del 10%.

“Da tempo ammiriamo l’Institut Merieux e la cultura imprenditoriale che la famiglia Merieux ha saputo sviluppare con successo, insieme al loro forte impegno nel risolvere le più importanti sfide della medicina. Noi vogliamo costruire grandi aziende e siamo entusiasti di contribuire con Alain e Alexandre ad accelerare la crescita di Institut Merieux. Per noi, questa è un’opportunità unica per entrare nel settore della salute insieme a un partner solido con cui condividiamo gli stessi valori e un orizzonte di lungo termine”, ha commentato John Elkann, amministratore delegato di Exor.

Elkann e Benoit Ribadeau-Dumas entreranno a far parte del consiglio di amministrazione della società. Exor sarà il partner privilegiato per lo sviluppo futuro di Institut Merieux. Un terzo dell’ammontare dell’aumento di capitale riservato di 833 milioni sarà immediatamente corrisposto al perfezionamento dell’operazione, previsto per l’estate del 2022, mentre la restante parte sarà versata entro i prossimi 12 mesi.

Equita Sim conferma il buy su Exor dopo l’investimento nella sanità. I principali asset del gruppo francese, segnala Equita, includono: bioMerieux (quotata, di cui detiene il 59% che ai prezzi di mercato vale 6,5 mld euro, leader nella diagnostica in vitro); Transgene (quotata, di cui detiene il 62% che ai prezzi di mercato vale 0,13 mld, specializzata in immunoterapie, sviluppa vaccini terapeutici e virus oncolitici contro il cancro); Merieux NutriSciences (non quotata, di cui detiene il 70%, attiva nella sicurezza alimentare, che fornisce test e servizi di consulenza alimentare e nutrizionale, con ricavi a 250 mln); Advanced Bioscience Laboratories (posseduta al 100%, attiva nei servizi di ricerca per conto terzi di prodotti di terapia genica, oncolitici, vaccini e bioterapici proteici); Merieux Equity Partners (private equity di cui detiene il 60%, focalizzato su healthcare e nutrizione).

Exor “diversifica nel settore healthcare, che all’investor day di novembre aveva indicato come obiettivo (insieme a lusso e tech)”. L’investimento, calcola Equita, rappresenta il 3% del Nav di Exor. “Avremmo preferito investimenti diretti nel settore healthcare piuttosto che una quota di minoranza di una holding che a sua volta detiene asset quotati, ma la partnership di lungo termine garantisce l’accesso a una piattaforma e know-how settoriale di cui Exor non dispone. Nav aggiornato a 106 euro per azione, sconto 43% (ormai da 6 mesi oltre il 40%); continuando ad applicare uno sconto del 20%, target -8% a 85 euro per aggiornamento asset quotati”, conclude il broker.

Anche Intesa Sanpaolo conferma la raccomandazione buy su Exor con prezzo obiettivo a 91,3 euro.

In Borsa alle ore 11,20 le azioni Exor segnano +0,17% a 60,4 euro, peraltro in linea con l’andamento generale.