Finanzareport.it | Esuberi Intesa Sanpaolo: 4.000 uscite volontarie e 3.500 assunzioni - Finanza Report

Gio 06 Febbraio 2025 — 23:14

Esuberi Intesa Sanpaolo: 4.000 uscite volontarie e 3.500 assunzioni



Mediante il turnover l’istituto punta a risparmiare mezzo miliardo all’anno a partire dal 2028

esuberi Intesa Sanpaolo

Intesa Sanpaolo “accelera il ricambio generazionale”  mediante 9.000 uscite “senza impatti sociali”, di cui 7.000 in Italia e 2.000 nelle controllate internazionali, entro il 2027, “con un modello di business resiliente nello scenario di digitalizzazione e intelligenza artificiale”. Lo riferisce in una nota la banca guidata da Carlo Messina, dopo che Intesa ha firmato un accordo con i sindacati bancari per 4.000 uscite volontarie e 3.500 assunzioni di giovani, che si aggiungono a 3.000 uscite per turnover naturale nel quadro degli esuberi di Intesa Sanpaolo. In questo modo l’istituto punta a risparmiare mezzo miliardo all’anno a partire dal 2028.

Esuberi Intesa Sanpaolo, altre 4.000 uscite

Per quanto riguarda l’Italia, Intesa Sanpaolo ha firmato l’accordo con Fabi, first Cisl, Fisac/Cgil, Uilca e Unisin finalizzato a consentire “un ricambio generazionale senza impatti sociali, a seguito anche degli importanti investimenti in tecnologia, oltre a definire le tappe di un percorso finalizzato ad abilitare modelli di servizio e di offerta orientati ad una maggiore semplicità ed efficacia per i clienti” nonché “liberare tempo da dedicare ad attività di sviluppo professionale, attraverso un importante piano di formazione per upskilling/reskilling, per affrontare al meglio le necessità di nuove skills digitali diffuse e di nuovi mestieri”.

L’accordo, viene spiegato ancora, individua le modalità e i criteri per il raggiungimento dell’obiettivo di 4.000 uscite volontarie entro il 2027, con l’accesso al pensionamento o al Fondo di Solidarietà da parte delle persone del Gruppo.

Assunzioni a Intesa Sanpaolo

Inoltre, entro giugno 2028 saranno effettuate 3.500 assunzioni a tempo indeterminato di giovani, di cui 1.500 come Global Advisor per le attività commerciali della Rete per garantire maggiore vicinanza alla clientela in particolare nel Wealth Management & Protection. Le assunzioni saranno destinate a sostenere la crescita del Gruppo e le nuove attività e si aggiungono a quelle già previste nel quadro del Piano di Impresa 2022-2025, pari a 4.600 entro il dicembre 2025 a fronte delle 9.200 uscite che si concluderanno entro il primo trimestre 2025.

L’accordo prevede in particolare che:

  •  l’offerta riguardante le uscite volontarie venga rivolta a tutte le persone delle società italiane del Gruppo Intesa Sanpaolo, compresi i dirigenti;
  •  possa aderire, secondo modalità comunicate dal Gruppo, chi abbia maturato i requisiti di pensionamento entro il 31 dicembre 2030, incluse le regole di calcolo cosiddette “Quota 100”, “Quota 102”, “Quota 103” e “Opzione donna”;
  • nel caso in cui le domande di pensionamento o accesso al Fondo di Solidarietà risultassero superiori al numero di 4.000 venga redatta una graduatoria unica a livello di Gruppo per tutto il personale delle società italiane, sulla base della data di maturazione del diritto alla pensione; nella graduatoria verrà data priorità ai titolari delle previsioni ex art. 3, comma 3 della L. 104/1992 per sé e alle persone disabili con percentuale di invalidità non inferiore al 67% oltre che a coloro che non erano rientrati nella precedente graduatoria predisposta sulla base dell’accordo del 16 novembre 2021.

Esuberi Intesa Sanpaolo, da turnover 500 milioni di risparmi

Entro il 2027 sono inoltre previste, mediante azioni sul turnover naturale, 3.000 uscite per l’Italia e 2.000 uscite nette per le controllate internazionali, queste ultime interamente concentrate sulle funzioni centrali senza alcun impatto sui ruoli commerciali.

Complessivamente, si prevedono per il Gruppo risparmi nelle spese del personale a regime (dal 2028), tenendo conto delle predette assunzioni – nell’ordine dei 500 milioni di euro annui e oneri da contabilizzare nel quarto trimestre 2024 nell’ordine, al netto delle imposte, dei 350 milioni di euro, che non hanno riflessi sulla prospettiva di utile netto del Gruppo per il 2024 a oltre 8,5 miliardi di euro già resa nota al mercato.

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