Eni valorizza quota Enilive, analisti apprezzano
Ste. Ne.
23-07-2024 — 10:34
Kkr tratta in esclusiva per rilevare fino al 25% della divisione mobilità, la valutazione supera le aspettative

Eni moderatamente positiva stamattina in Borsa, con rialzi fino a un punto percentuale, dopo l’accordo che punta a cedere fino al 25% di Enilive a Kkr, il fondo americano che ha appena rilevato la maggioranza della rete Tim.
L’accordo di esclusiva, cui seguirà la due diligence del fondo Usa, è stato raggiunto sulla base di una valutazione della società compresa tra 11,5 e 12,5 miliardi di euro.
Enilive è la società di Eni dedicata alla bioraffinazione, alla produzione di biometano, alle soluzioni di smart mobility, tra cui il car sharing Enjoy, le oltre 5.000 Enilive Station in Europa, le colonnine di ricarica elettrica e la ristorazione come gli Eni Café.
“Questo passo rappresenta un nuovo esempio dello sviluppo della strategia del modello satellitare di Eni, volta ad attrarre capitale strategico da partner di valore sulla base di multipli attrattivi, finanziando la propria crescita e confermando il valore che la Società sta creando nei propri nuovi business”, spiega il gruppo guidato da Claudio Descalzi. “Il forte interesse manifestato in questo periodo da primari investitori finanziari istituzionali potrebbe portare alla successiva cessione di un’ulteriore quota fino al 10% di Enilive”.
Fra le prime reazioni dei broker, gli analisti di Equita Sim (rating buy su Eni cin target price di 19,5 euro) segnalano che la valorizzazione di Enilive è superiore a quanto era circolato negli ultimi mesi ed anche la quota di cessione in negoziazione è superiore a quello che era stato anticipato dalla stampa (fino al 20%).
“Riteniamo che la notizia abbia risvolti positivi per il titolo in quanto l’operazione, arriva in anticipo rispetto alle attese con un multiplo rotondo, per una quota ceduta rilevante”, commentano alla Sim, sottolineando che “il percorso di dismissione di una quota di minoranza a un partner industriale/finanziario più successiva Ipo ricalca, quello già avviato per Plenitude“.
Enilive, commenta Jefferies, non ha alcun debito e, sulla base delle guidance di Eni, dovrebbe generare 1 miliardo di euro di Ebitda nel 2024, in crescita fino a 1,6 miliardi di euro al 2027. Parte di questo Ebitda (0,4-0,5 miliardi) proviene dall’attività di marketing. Inoltre, proseguono gli analisti, il multiplo Ev/Ebitda implicito di circa regge bene il confronto con i peer di settore. Infine, le somme incassate da questa transazione (2,5-3 miliardi) consentirebbero una riduzione del 5-6% della leva di Eni.