Eni, Tesoro mette in vendita il 2,8%. Incasso di 1,4 miliardi
Redazione FR
15-05-2024 — 20:34
Il Mef rompe gli indugi e cede tramite accelerated bookbuilding una quota del colosso energetico con uno sconto limitato all’1,7%

Il Mef ha deciso oggi di rompere gli indugi e mettere in vendita tramite accelerated bookbuilding una quota di Eni pari a circa il 2,8%. L’operazione è andata a segno con uno sconto inferiore al 2% e un incasso di 1,4 miliardi. La mossa del Tesoro, ampiamente attesa, ha l’obiettivo dichiarato di fare cassa nell’ambito del piano di dismissioni lanciato dal ministro Giancarlo Giorgetti.
Eni, il Tesoro vende quota con bookbuilding
Il Ministero dell’Economia e delle Finanze dopo la chiusura di Borsa aveva annunciato una procedura accelerata di raccolta ordini (Accelerated Book Building o Abb) “per la cessione di n. 91.965.735 azioni ordinarie di Eni S.p.A. corrispondenti a circa il 2,8% del capitale sociale della società, attraverso un consorzio di banche costituito da Goldman Sachs International, Jefferies e Ubs in qualità di Joint Global Coordinators e Joint Bookrunners, con l’obiettivo di promuovere il collocamento delle azioni presso investitori qualificati in Italia e investitori istituzionali esteri”.
Incasso 1,4 miliardi
Il titolo aveva chiuso la seduta a 15,112 euro (-0,42%). Secondo quanto si è appreso in tarda serata, le azioni sono state cedute a 14,85 euro ciascuna con uno sconto dell’1,7% rispetto al prezzo di chiusura. La vendita ha fruttato 1,4 miliardi. Prima dell’annullamento delle azioni deliberato dalla assemblea di oggi il Mef deteneva 157,5 milioni di azioni pari al 4,8% del capitale.
Lock up
Nell’ambito dell’operazione su Eni il Tesoro “si è impegnato con i Joint Global Coordinators e Joint Bookrunners a non vendere sul mercato ulteriori azioni della Società per un periodo di 90 giorni senza il consenso degli stessi Joint Global Coordinators e Joint Bookrunners e salvo esenzioni, come da prassi di mercato”.