Finanzareport.it | Eni, Saipem e Tenaris festeggiano in Borsa compromesso Opec sul petrolio - Finanza Report

Gio 25 Aprile 2024 — 01:29

Eni, Saipem e Tenaris festeggiano in Borsa compromesso Opec sul petrolio



L’incremento di produzione non fa paura, ma analisti divisi

opec petrolio

Eni, Saipem e Tenaris in cima al Ftse Mib oggi a Piazza Affari dopo il compromesso raggiunto dall’Opec e i suoi alleati sulla produzione di petrolio. Eni festeggia anche un importante accordo nel settore eolico, all’insegna della diversificazione “green” per il colosso italiano degli idrocarburi.

Opec, petrolio e Borsa reagiscono bene all’incremento della produzione

L’Opec e i Paesi esterni al cartello (il principale dei quali è la Russia) hanno raggiunto un accordo per aumentare la produzione petrolifera di 500.000 barili al giorno da gennaio, rinunciando quindi a estendere il taglio di 7,7 milioni di barili per un altro trimestre.

La decisione è stata comunque interpretata come un segnale di fiducia dal mercato, con moderati acquisti sul greggio.

Le stesse quotazioni del petrolio sui future vedono il Brent questa mattina sopra i 49 dollari, mentre il Wti tratta poco sopra i 46 dollari al barile: per entrambe le qualità di greggio il rialzo è di oltre l’1%.

Ne approfittano così i petroliferi, con nuovi guadagni per Eni, Saipem e Tenaris dopo il verdetto Opec. Secondo gli analisti di Goldman Sachs l’organizzazione nel suo formato Opec+ è stata in grado di superare “l’ostacolo di uscire dai suoi attuali tagli in modo coordinato” rafforzando “la nostra convinzione di un rally costante e sostenibile dei prezzi del petrolio durante il 2021”.

Più cauti gli analisti di Equita, secondo cui nell’Opec+ “esistono forti contrasti con un equilibrio incerto nei prossimi mesi”. Inoltre “a seguito della nomina di Joe Biden alla presidenza degli Stati Uniti, si aggiungono anche i rischi di un ritorno delle forniture iraniane e venezuelane”.

Eni, accordo su eolico in Gran Bretagna

Intanto Eni si rafforza nel campo delle energie rinnovabili, come già auspicato nei giorni scorsi dal suo ceo Claudio Descalzi.

Eni in particolare è entrata nell’eolico offshore nel Regno Unito tramite l’acquisizione del 20% del progetto Dogger Bank (A e B) da Equinor e SSE Renewables. Il progetto prevede l’installazione di 190 turbine di ultima generazione da 13 MW ciascuna a una distanza di oltre 130 km dalle coste britanniche, per una potenza complessiva di 2,4 GW.

A regime, spiega una nota dell’Eni, “Dogger Bank (3,6 GW) sarà il progetto più grande del mondo, in grado di produrre elettricità rinnovabile pari a circa il 5% della domanda del Regno Unito, fornendo energia a circa sei milioni di famiglie”. La costruzione del parco eolico offshore Dogger Bank (A e B) prevede un investimento complessivo di 6 miliardi di sterline.

In tale operazione Eni è stata affiancata da Rbc Europe come exclusive financial advisor, e Bracewell (Uk) in qualità di legal advisor.

In Borsa alle ore 11,45 Eni +2,57% a 8,669 euro; Saipem +3,58% a 2,143 euro; Tenaris +2,19% a 6,804 euro.

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