Creval: ad Lovaglio vuole meno Btp e più credito per le imprese

Liberare i soldi investiti in Btp per fare più credito alle imprese. Così l’ad del Creval Luigi Lovaglio oggi all’assemblea degli azionisti dell’istituto valtellinese.

Creval: meno Btp e più credito per le imprese

Per Lovaglio, giunto nei mesi scorsi alla guida del Creval al posot di Mauro Selvetti dopo il pressing dei fondi, “il cuore della banca sono le Pmi”. Il Credito Valtellinese “ha dato segnali di crescita e su questo bisogna continuare a lavorare”.

“Nel 2018 – ha spiegato il manager ex Unicredit – il nostro portafoglio titoli è cresciuto di 3 miliardi, di cui il 70% in titoli di stato. Come nuovo consiglio è un’attività che abbiamo cercato immediatamente di limitare con l’idea di crescere nel core business e, per farlo, dobbiamo liberare i soldi investititi in titoli di stato per darli alle imprese e cercare di favorire la crescita del territorio”.

Nel nuovo piano di Creval focus della gestione del risparmio

Quanto al nuovo piano che dovrebbe vedere la luce a giugno, Lovaglio ha parlato di “diversi cantieri aperti che sono da un lato il focus su aree di territorio, dove lavoriamo perché vogliamo sviluppare finanziamenti alle Pmi, dall’altro diventare campioni in quella che è la gestione del risparmio”. Inoltre Creval punta a rafforzare ulteriormente la struttura del bilancio, “sia con un tentativo di ridurre ulteriormente il carico dei crediti deteriorati e portarlo a un livello ancora migliore dell’attuale”, sia strutturando un piano “appropriato di sviluppo del funding perché riteniamo che sia necessario per finanziarie in modo equilibrato lo sviluppo della banca”.

In assemblea Creval presente il 48,3%, fondi in prima fila

All’assemblea del Creval ha presenziato il 48,37% del capitale sociale. Dalla lettura del libro soci l’hedge fund Altera Absolute Investments si conferma come primo azionista con una quota del 7,07% del capitale. La quota è in gestione discrezionale del risparmio. Il fondo, con base alle isole Cayman, precede una pattuglia di azionisti che detengono quote attorno al 5% del capitale, rappresentati dal fondo Hosking (5,057%), dal Credit Agricole (5%), dal fondo Algebris (5,28%) e dall’imprenditore francese Denis Dumont (5,43%).

All’ordine del giorno oggi anche un’informativa sulle presunte concessioni di fidi e finanziamenti in “apparente assenza di una approfondita istruttoria”, caso sollevato da alcuni soci.

Intanto in Borsa le azioni del Creval segnano in questo momento +1,57% a 0,0711 euro con l’indice di settore a -0,1%.