Finanzareport.it | Carige: nel 2018 "in fuga" 2,4 miliardi - Finanza Report

Gio 28 Marzo 2024 — 20:47

Carige: nel 2018 “in fuga” 2,4 miliardi



Nella relazione scritta dai commissari numeri che confermano la crisi della banca: brusco calo della raccolta e a fine esercizio allarme liquidità poi rientrato con i bond garantiti dallo Stato

Carige news

Brusca frenata della raccolta per Banca Carige nel corso del 2018. Un calo che si spiega soprattutto con il rimborso delle obbligazioni scadute nella seconda parte dell’anno, ma che si ritrova anche alla voce conti correnti e ha visto in totale uscire dalla banca circa 2,4 miliardi. Lo evidenzia la la relazione sulla situazione patrimoniale ed economica consolidata firmata dai commissari Bce e pubblicata sul sito di Carige. Viene inoltre svelata una crisi di liquidità a fine anno, allarme poi rientrato con il ricorso ai bond garantiti dallo Stato.

Carige, nel 2018 calo raccolta e depositi “in fuga”

La raccolta nel 2018 è scesa complessivamente del 14% passando da 16,86 miliardi a 14,5 miliardi di euro, con una perdita di 2,36 miliardi. La raccolta retail è scesa dell’11,7% a 12,35 miliardi, mentre i grandi investitori (raccolta institutional) hanno fatto mancare 2,14 miliardi (-25,3%).

A pesare, spiega la relazione, è stata “la diminuzione della raccolta obbligazionaria principalmente per il rimborso delle obbligazioni scadute nel secondo semestre dell’anno, oltre che la contrazione dei conti correnti e depositi liberi”. Più in dettaglio dai conti correnti di Carige sono stati ritirati circa 800 milioni di euro e altri 140 milioni sono usciti dai depositi vincolati. Le obbligazioni in circolazione sono diminuite di 1,4 miliardi di euro, con la banca di fatto impossibilitata ad emettere bond nel corso del 2018. La maggior parte dei deflussi è stata registrata nel quarto trimestre, con una contrazione di 1,82 miliardi, segnato poco prima di Natale dalla bocciatura dell’aumento di capitale da parte della famiglia Malacalza.

A fine anno una crisi di liquidità

La bocciatura dell’aumento di capitale da 400 milioni è stata all’origine del commissariamento di Carige e ha contribuito ad alimentare una crisi di liquidità con l’indicatore Lcr (liquidity coverage ratio) sceso a fine anno all’87% sotto il limite del 100%. Le tensioni sono state superate nel 2019 solo grazie all’emissione di due bond da 1 miliardo garantiti dallo Stato.

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