Campari nella bufera, via l’amministratore delegato Fantacchiotti
Ste. Ne.
18-09-2024 — 09:27
Dimissioni “per motivi personali”. Nei giorni scorsi le parole del manager avevano messo sotto pressione il titolo
Campari osservata speciale a Piazza Affari dopo le improvvise dimissioni dell’amministratore delegato Matteo Fantacchiotti.
Il titolo, che dopo i primi scambi cede quasi il 5%, nei giorni scorsi era già finito sotto pressione dopo le parole di Fantacchiotti nel corso di una conference di Bank of America in cui aveva accennato a un quadro di debolezza per il settore nel trimestre in corso. Le vendite si erano immediatamente abbattute sulle azioni Campari e su quelle di altre aziende del settore beverage, a partire ad esempio dalla concorrente Pernod Ricard.
Fantacchiotti era diventato ceo di Campari lo scorso aprile in sostituzione dello storico amministratore delegato Bob Kunze-Concewitz, al timone per ben 16 anni del gruppo con sede a Sesto San Giovanni.
Questa mattina Campari ha annunciato “le dimissioni di Matteo Fantacchiotti dal ruolo di chief executive officer e membro del consiglio di amministrazione, con effetto da oggi, per motivi personali”. Il board ha deciso di nominare Paolo Marchesini (chief financial and operating officer) e Fabio Di Fede (general counsel and business development officer) come interim co-ceo e membri esecutivi di un comitato per latransizione della leadership, che sarà presieduto da Bob Kunze-Concewitz”, amministratore non esecutivo e appunto ex numero uno di Campari.
In un commento a caldo gli analisti di Equita (buy su Campari con prezzo obiettivo 10 euro) spiegano: “La notizia è negativa e si aggiunge al contesto di rallentamento del settore segnalato nei giorni scorsi dal management. Tuttavia la qualità dell’azienda resta intatta e i due co-ceo di forte esperienza e lunga permanenza all’interno del gruppo pensiamo possano assicurare una transizione in un’ottica di continuità”.
Tale comitato citato dall’azienda, insieme al comitato remunerazione e nomine, “sarà anche responsabile per l’identificazione del nuovo chief executive officer, da proporre al consiglio di amministrazione dopo una valutazione di profili sia interni che esterni, in linea con le best practice della governance”, precisa Campari. Jean-Marie Laborde è inoltre nominato vice presidente.
Matteo Fantacchiotti ha dichiarato: ‘È stato per me un privilegio essere parte di Campari Group per quasi cinque anni, e guidare questa organizzazione da aprile 2024. Nel prendere ora la decisione di lasciare il Gruppo, desidero esprimere la mia più profonda gratitudine a tutti gli stakeholder, in particolare il Presidente, il Consiglio di Amministrazione e il Leadership Team.’.
Dopo aver espresso il suo rammarico a seguito della decisione del manager, il presidente Luca Garavoglia ha dichiarato: “La nostra ambizione di crescita rimane fortissima. Abbiamo davanti a noi un futuro solido, grazie alla nostra solida organizzazione, alla nostra presenza globale e, in particolare, al nostro portafoglio unico, costituito da alcune delle marche più ammirate di tutto il settore degli spirit, sostenute dall’impegno costante di un team di professionisti. In continuità con quanto fatto finora, la nostra priorità continua a essere la costruzione delle nostre marche, con l’obiettivo di continuare a generare una crescita profittevole e sovraperformare il nostro settore nel lungo periodo, come abbiamo fatto sin dalla nostra quotazione nel 2001”.
Alla data delle dimissioni l’amministratore delegato uscente di Campari Matteo Fantacchiotti detiene 2.988 azioni della società.
In seguito alle dimissioni da membro del cda, Fantacchiotti e la società hanno raggiunto un comune accordo anche per la risoluzione dell’attuale rapporto di lavoro. I termini economici della buonuscita sono ancora in fase di definizione e formalizzazione.