Bnl – Axepta, protesta dei sindacati a Roma
Redazione FR
13-07-2021 — 15:47
Le sigle dei bancari Fabi, First, Fisac, Uilca e Unisin hanno dichiarato lo stato di agitazione
Presidio dei sindacati alla sede della Direzione Generale Bnl di Roma per protestare contro la vendita di Axepta e le cessioni e le esternalizzazion, viene spiegato,i che il gruppo intende effettuare.
I sindacati dei bancari Fabi, First, Fisac, Uilca e Unisin hanno dichiarato lo stato di agitazione.
Con un accordo firmato ai primi luglio Worldline, il gruppo francese dei pagamenti digitali, ha infatti acquisito l’80% di Axepta Italia, in un’operazione da 180 milioni di euro.
Bnl dal 2006 è controllata dal gruppo francese Bnp Paribas.
“La mobilitazione continua, questa è solo la prima iniziativa cui ne seguiranno altre – spiega in una nota Tommaso Vigliotti, Segretario Nazionale di Unisin e Segretario Responsabile per il Gruppo Bnl/Bnp Paribas -. Non lasceremo che oltre 800 colleghe e colleghi vengano espulsi dal Gruppo. Il prossimo piano industriale, pensato dagli stessi manager che già in passato hanno assunto iniziative rivelatesi fallimentari, non potrà essere fondato ancora una volta sui sacrifici delle lavoratrici e dei lavoratori”.
“Le lavoratrici e i lavoratori di Bnl chiedono ai candidati sindaco di Roma Capitale di scendere in campo al fianco dei cittadini per evitare il depauperamento dell’unico grande istituto di credito con sede legale in Roma, in un momento in cui si dovrebbe approfittare del Pnrr per un rilancio economico che porti benefici al tessuto sociale”, spiega da parte sua la First Cisl.
La protesta riguarda le voci, non smentite dalla Bnl, di cessione di alcuni rami d’azienda e del pacchetto azionario, pari all’80% del capitale, detenuto in Axepta. “Siamo contrari alle esternalizzazioni immotivate, all’atteggiamento intimidatorio delle multinazionali verso il personale, alla richiesta di sacrifici per guadagnare di più – afferma Valerio Maurizio Fornasari, segretario responsabile della First Cisl del gruppo Banca Nazionale del Lavoro -. Questa è la prima di molte iniziative che i sindacati faranno per opporsi al disegno portato avanti dalla proprietà francese di Bnp Paribas”.