Finanzareport.it | Banco Bpm, per il ceo Castagna fusione con Ubi "avrebbe senso" - Finanza Report

Ven 19 Aprile 2024 — 09:33

Banco Bpm, per il ceo Castagna fusione con Ubi “avrebbe senso”



Su Mps “sta lavorando il governo”. In arrivo il piano industraile ma non ci saranno maxi vendite di Npl

banco bpm castagna

Il ceo di Banco Bpm, Giuseppe Castagna, è tornato ad aprire oggi a una possibile fusione con Ubi banca, pur segnalando che l’istituto di Piazza Meda non ha al momento alcuno dossier aperto in materia di M&A.

Banco Bpm, Castagna torna a parlare di fusione con Ubi

Castagna, che già in altre occasioni ha evidenziato le potenziali sinergie di una fusione tra Banco Bpm e Ubi, che darebbe vita a un grande istituto di credito del Nord, ha risposto oggi a chi gli chiedeva di commentare un report di Morgan Stanley sull’argomento.

“Non ci voleva Morgan Stanley con tutto il rispetto – ha detto Castagna a margine di un evento -. Sappiamo che ci sono due grandi banche, ce ne sono tre o quattro un po’ più piccole. Abbiamo sempre detto che guardiamo a un tessuto imprenditoriale che è particolarmente forte nel Nord Italia quindi è ovvio che è un’operazione che ha sicuramente un senso, come hanno senso altre operazioni”. Al momento però “non abbiamo alcuna iniziativa da intraprendere”.

Su Mps “sta lavorando il governo”

Quanto invece all’ipotesi di una fusione con Mps, Castagna è stato più diplomatico del solito, evitando di smentire seccamente questa possibilità. “L’ho già detto: siamo tre o quattro. Su Mps comunque sta lavorando penso il governo, ci stanno lavorando all’interno i manager e il consiglio. Non si è ancora nemmeno capito quali sono le tempistiche, quindi io lascerei lavorare in pace poi chiaramente se ne potrà parlare”.

Inoltre per il manager le impegnative condizioni poste dalla Bce per autorizzare le fusioni tra banche costituiscono ancora un ostacolo sulla strada del consolidamento, tanto che “la montagna ha partorito il topolino”.

In arrivo il piano industriale

Castagna ha confermato che il nuovo piano industriale vedrà la luce entro fine anno. Non sono attese nuove maxi cessioni di crediti deteriorati. “Non abbiamo bisogno di farli diminuire drammaticamente, abbiamo ridotto (lo stock) di 21 miliardi in due anni. Dobbiamo ridurli di altri 3-4 in tre anni, non abbiamo bisogno di manovre straordinarie”.

In Borsa alle ore 15,22 le azioni Banco Bpm segnano +1,6% a 1,868 euro, fra i migliori titoli del Ftse Mib.