Finanzareport.it | Banche, la Bce "rottama" i dividendi: rinvio fino almeno a ottobre - Finanza Report

Ven 19 Aprile 2024 — 14:33

Banche, la Bce “rottama” i dividendi: rinvio fino almeno a ottobre



Istituti in prima linea nel contrasto dell’emergenza coronavirus. La vigilanza chiede di rimandare anche i buyback e prudenza su stipendi e bonus

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Linea dura della Bce sui dividendi delle banche in tempi di coronavirus. La vigilanza raccomanda di non non pagare cedole o riacquistare azioni proprie (buyback) almeno fino all’1 ottobre 2020. Francoforte si aspetta infatti che gli istituti di credito continuino a finanziare le famiglie, le piccole imprese e le grandi aziende. Stessa raccomandazione è arrivata da Bankitalia. La decisione, preceduta da un’iniziativa della Federazione bancaria europea, e del suo presidente Jean Pierre Mustier che sollecitava una linea comune, riguarda diverse banche italiane fra cui Unicredit, Intesa Sanpaolo, Banco Bpm, Bper, Ubi Banca. Intesa Sp ha comunicato che l’ordine del giorno del cda del 31 marzo prossimo, “che era già stato convocato in via ordinaria nei giorni scorsi, includerà l’esame dell’odierna comunicazione della Banca Centrale
Europea riguardante la politica dei dividendi”.

Banche, dividendi vanno rinviati a ottobre: Bce

Dopo una giornata di indiscrezioni (e di vendite massicce oggi sui titoli bancari a Piazza Affari) la Vigilanza Bce guidata da Andrea Enria (nella foto) ha fatto sapere di avere modificato le sue raccomandazioni in materia di distribuzione di dividendi chiedendo la sospensione di ogni pagamento agli azionisti almeno fino al primo ottobre 2020. “Per rafforzare la capacità delle banche di assorbire perdite e sostenere l’erogazione del credito alle famiglie, alle Pmi e alle aziende durante la pandemia del coronavirus – scrive l’Eurotower – i dividendi per gli anni finanziari 2019 e 2020 non dovrebbero essere pagati almeno fino al 1 ottobre 2020. Le banche dovrebbero anche trattenersi da programmi di buyback aventi come obiettivo la remunerazione degli azionisti”.

Questa nuova raccomandazione, viene precisato, “non annulla retroattivamente i dividendi già pagati da alcune banche per l’esercizio 2019”.

Doccia fredda per gli azionisti

La vigilanza si aspetta però “che le banche che hanno chiesto ai propri azionisti di votare sulla proposta di distribuzione di dividendi nelle prossime assemblee dei soci rettifichino tali proposte in linea con la raccomandazione aggiornata” e che gli azionisti delle banche “si uniscano in questo sforzo collettivo” per contrastare l’epidemia di Covid-19.

Di certo non si tratta di una buona notizia per gli azionisti, già alle prese con il crollo di valore delle azioni bancarie nelle ultime settimane. Diverse altre società quotate su Borsa italiana hanno deciso di rivedere le proprie politiche sui dividendi, fra cui Amplifon e brembo. Nelle ultime ore invece l’assemblea di Campari ha approvato la distribuzione della cedola proposta, mentre Tenaris ha annunciato l’intenzione di tagliarla.

Capitale in più per 30 miliardi

Adeguarsi alla raccomandazione della Bce di non pagare dividendi e astenersi dal riacquisto di azioni “consentirà di mantenere nel sistema un totale di 30 miliardi di euro di capitale addizionale di più alta qualità” conferendo alle banche “capacità addizionale di prestare o assorbire le perdite in una fase in cui ciò è particolarmente necessario”, però spiegato Enria.

“A differenza che nella crisi finanziaria del 2008, le banche non sono la fonte del problema questa volta. Ma abbiamo bisogno di assicurarci che siano parte della soluzione”.

Bankitalia ha fatto sua la raccomandazione, invitando le banche sotto la sua supervisione di adottare un approccio prudente e lungimirante nello stabilire anche stipendi e bonus.

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