Banca Mps, lente della Procura sull’impatto degli Npl

Nuovo capitolo nella saga giudiziaria di Banca Mps, oggi controllata con una quota di oltre il 68% dal ministero del Tesoro. I fatti si riferiscono però ancora una volta al passato. La Procura di Milano ha richiesto una perizia tecnica per verificare l’impatto dei crediti deteriorati (Npl) sui bilanci del Monte dei Paschi di Siena tra il 2012 e il 2015.

Mps, la procura chiede perizia su impatto Npl

La richiesta di far luce sull’impatto degli Npl è stata avanzata in uno dei filoni di indagine su Mps, quello in cui gli ex vertici Alessandro Profumo, Fabrizio Viola e Massimo Salvatori rispondono di falso in bilancio.

Una tranche quest’ultima per la quale gli stessi pm avevano chiesto l’archiviazione delle accuse, istanza che però il gip Guido Salvini non ha accolto, ordinando a fine luglio nuove indagini. Era stata invece accolta la richiesta di archiviazione per la banca, indagata come persona giuridica, proposta dai pm Giordano Baggio, Stefano Civardi e Mauro Clerici.

Il gip aveva disposto, invece, la ritrasmissione del fascicolo in Procura “per ulteriori indagini” sui tre indagati dando un termine di nove mesi. Secondo il gip, infatti, la richiesta dei pm non offriva “una risposta soddisfacente in quanto si limita a riportare nella motivazione le dichiarazioni soprattutto di alcuni funzionari della Banca d’Italia senza ricostruire in modo organico la complessa vicenda dell’esposizione dei crediti deteriorati”.

Nuove indagini

Ora nelle nuove indagini ordinate dal gip, su quel filone che era stato trasmesso per competenza da Siena a Milano e nato da alcuni esposti di azionisti desiderosi di ottenere giustizia attraverso un processo, i pm hanno chiesto al giudice di disporre una perizia per verificare l’impatto dei crediti deteriorati sui bilanci.

Intanto in Borsa le azioni Mps scambiano oggi in cauto rialzo, alla vigilia della riunione della Bce da cui si attende un nuovo pacchetto di misure di stimolo monetario. Alle ore 15,13 le azioni Mps segnano +0,19% a 1,61 euro.