Finanzareport.it | Atlantia giù in Borsa, aumenta rischio revoca concessione ad Autostrade - Finanza Report

Gio 18 Aprile 2024 — 23:06

Atlantia giù in Borsa, aumenta rischio revoca concessione ad Autostrade



La relazione parla di grave inadempimento per il crollo del Ponte Morandi, ma Aspi contesta il metodo di diffusione alla stampa “in modo pilotato e parziale”

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Azioni Atlantia sotto pressione questa mattina in Borsa, con il mercato che vede aumentare il rischio di una revoca della concessione ad Autostrade per l’Italia (Aspi) in seguito al crollo del Ponte Morandi che provocò 43 morti un anno fa a Genova. A pesare sono alcune rivelazioni sulla relazione commissionata dal ministero dei Trasporti e delle infrastrutture (Mit) a un pool di esperti, indiscrezioni che vengono tuttavia contestata dalla holding infrastrutturale dei Benetton e in particolare dalla controllata Aspi

Atlantia, più vicina la revoca della concessione ad Autostrade?

La relazione tecnica, scritta dai giuristi interpellati dal Mit, sostiene che il crollo del ponte Morandi a Genova ha comportato la mancata restituzione di un bene la cui custodia era affidata ad Autostrade per l’Italia, che era tenuta a restituirlo integro. Si configurerebbe per questo il “grave inadempimento” che consente la revoca unilaterale della concessione. Ma ci sarebbe il rischio di pagare una penale ad Autostrade.

La replica di Autostrade

Aspi tuttavia in una nota contesta il metodo di diffusione alla stampa “in modo pilotato e parziale di stralci di tale relazione (da parte di esponenti del Movimento 5 Stelle, che esprime anche il ministro Toninelli, ndr), prima ancora che essa sia resa nota alla controparte, come è richiesto dal procedimento amministrativo in essere”. Da tali anticipazioni, ribatte ancora Autostrade, non sembrerebbe emergere alcun grave inadempimento agli obblighi di manutenzione ai sensi del contratto di concessione.

Scontro sull’indennizzo ad Autostrade

Duro scontro in particolare sull’indennizzo rivendicato da Autostrade per lo scioglimento del contratto, una cifra che secondo una stima di Mediobanca risalente al 2018 potrebbe attestarsi oltre i 20 miliardi. In proposito questa mattina Toninelli ha detto che “quando si mette una clausola che dice che anche se lo Stato revoca in maniera legittima per gravi inadempimenti la concessione ad Aspi, deve pagare da qui al 2038 tutti gli utili netti, è illegittimo. E’ una clausola che non esiste ed è incostituzionale, e penso che con calma nelle prossime settimane chiuderemo il procedimento amministrativo con un decreto del sottoscritto e del ministro Tria e si vedrà che cosa si potrà fare”.

In Borsa alle ore 11 le azioni Atlantia scambiano in ribasso di oltre il 3% a 22,17 euro.

enel raccomandazione 18-04-2024 — 11:00

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