Astaldi: avanti con il concordato

La procedura di concordato di Astaldi è al sicuro. Dopo le notizie sull’apertura di un’inchiesta della Procura di Roma su due dei tre commissari e sull’attestatore Gatti, il general contractor ha diffuso nella serata di ieri una nota in cui “conferma che sta continuando il suo lavoro e che sta portando avanti il progetto relativo al concordato, nell’interesse dei creditori, dei bondholder, dei dipendenti e di tutti gli stakeholder”.

Astaldi sul concordato comunica inoltre “di aver ricevuto, in data odierna, dal Tribunale di Roma, Sezione Fallimentare, il decreto che conferma la regolarità formale e sostanziale dell’attestazione da parte del Professor Gatti, del piano concordatario”. Gatti, coinvolto nell’inchiesta, è stato anche al centro di polemiche per il fatto di essere un consigliere del cda di Intesa Sanpaolo, una delle banche creditrici, in cui è entrato successivamente.

Nel comunicato, Astaldi sottolinea di “aver appreso di tali indagini dai media”.

Intanto il futuro cavaliere bianco Salini Impregilo, che inietterà 225 milioni freschi in Astaldi, ha emesso 400 milioni di nuove azioni ordinarie per un ammontare complessivo di 600 milioni (comprensivo di sovraprezzo) e l’aumento di capitale per l’avvio di Progetto Italia “risulta essere completamente sottoscritto e versato”.

L’ad Pietro Salini ha inoltre scritto una lettera ai dipendenti, in cui ricorda fra l’altro che la chiusura del collocamento “sancisce, come da piano, la conclusione della prima fase di Progetto Italia, l’operazione di consolidamento del settore delle costruzioni”.

Progetto Italia “punta non solo a salvaguardare – sottolinea l’imprenditore romano – ma anche a far crescere le opportunità di lavoro nel settore e in tutta la filiera produttiva, per dare speranza ai giovani, con nuove possibilità di impiegare le loro capacità e il loro entusiasmo in una grande società italiana che lavora e produce in tutto il mondo”.

In Borsa intanto a metà seduta le azioni Astaldi segnano +0,23% a 0,642 euro, Salini Impregilo finisce invece nel mirino di violenti realizzi con un -4% a 1,777 euro.