Finanzareport.it | Assemblea Mediobanca, Del Vecchio al 7,5% sorpassa Bolloré - Finanza Report

Gio 25 Aprile 2024 — 07:17

Assemblea Mediobanca, Del Vecchio al 7,5% sorpassa Bolloré



Secondo i rumors Del Vecchio punterebbe, una volta ottenute le autorizzazioni della vigilanza, a spingersi fino al 20%. Unicredit, oggi stabile all’8,81%, potrebbe dismettere la sua quota

mediobanca piano 2026

(Articolo aggiornato alle ore 15,55) – Leonardo Del Vecchio sorpassa Vincent Bolloré nell’azionariato di Mediobanca. E’ quanto emerso oggi alla lettura del libro soci in occasione dell’assemblea di piazzetta Cuccia.

Mediobanca, Del Vecchio al 7,5% sorpassa Bolloré

In pratica Del Vecchio, che attraverso Delfin aveva una quota del 6,94%, è salito al 7,52% di Mediobanca, mentre Bolloré (che si era già svincolato dal Patto) ha ridotto la sua quota dal 7,85% al 6,73%, non solo una limatura quindi.

Unicredit, che secondo alcuni osservatori potrebbe dismettere la sua quota in favore di Del Vecchio, è pressoché stabile all’8,81%. In proposito, va ricordato che il ceo di Unicredit, Jean Pierre Mustier, ha spesso indicato che la quota in Mediobanca non va intesa come strategica.

Del Vecchio mediobanca

Leonardo Del Vecchio

Dalla lettura del libro soci fatta dal presidente Renato Pagliaro in avvio dei lavori sono stati citati fra gli azionisti con quote superiori al 3% anche Blackrock e Mediolanum, entrambi rimasti invariati rispettivamente al 4,98% e al 3,28%.

La sfida di Del Vecchio a Nagel

L’assemblea aveva all’ordine del giorno il bilancio 2018-2019, le politica sulle performance shares e quella sulla remunerazione.

Secondo diverse indiscrezioni di stampa Del Vecchio punterebbe, una volta ottenute le autorizzazioni della vigilanza, a spingersi fino al 20%. Nei giorni scorsi il ceo Alberto Nagel, forte di risultati in continuo miglioramento, ha raccolto la sfida del patron di Luxottica aprendo a eventuali modifiche dello statuto.

La questione dello Ieo

La Delfin di Leonardo Del Vecchio, rappresentata all’assemblea di Mediobanca dall’ad Romolo Bardin, si è espressa oggi a favore del bilancio, della politica di remunerazione e del piano di performance shares, che hanno visto il voto favorevole rispettivamente dal 99,9%, dal 97,7% e dal 99,5% del capitale presente in assemblea (al 65,2%).

La Delfin si è invece astenuta sull’azione di responsabilità nei confronti del cda proposta da un piccolo socio per la vicenda dello Ieo, che aveva visto Mediobanca stoppare il piano di investimenti proposto proprio da Del Vecchio, e che sarebbe una delle ragioni che ha spinto l’imprenditore di Agordo a sbarcare nel capitale di Piazzetta Cuccia. Ha espresso voto contrario l’87,6% del capitale presente, lo 0,005% ha votato a favore mentre il 12,3% si è astenuto.

Mediobanca e il rendimento di Generali

Quanto ad alcune delle critiche rivolte da Del Vecchio nelle scorse settimane alle attuali strategie di Mediobanca, Nagel ha precisato che “dal 2005 il gruppo è cresciuto in altre componenti e quella di Generali è andata diluendosi. La nostra dipendenza Generali è venuta molto meno rispetto al passato”.

Generali, di cui Piazzetta Cuccia controlla una quota del 13%, “ha ancora un funzione positiva, ha un rendimento del 15%, vendere la quota ha senso se abbiamo bisogno di capitale o per reinvestire in un’attività che rende altrettanto”, ha aggiunto Nagel riferendosi all’idea di cedere il 3% di Generali indicata nel’ultimo piano ma poi accantonata.

In Borsa alle ore 15,53 le azioni Mediobanca segnano -0,09% a 10,835 euro, con il Ftse Mib a +0,5%.

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