Finanzareport.it | Amco, i conti del 2019. Balzo per i crediti in gestione - Finanza Report

Mer 24 Aprile 2024 — 17:52

Amco, i conti del 2019. Balzo per i crediti in gestione



Portafoglio bilanciato: quasi la metà sono Utp. Attesa per la maxi operazione con Mps

amco semestrale

Amco (ex Sga), la società attiva nella gestione di crediti deteriorati interamente controllata dal Tesoro, ha archivia il bilancio 2019 con un utile netto in calo del 16% a 39,9 milioni e una forte crescita dei ricavi (+48% a 86,6 milioni). Balzo per gli asset in gestione, cresciuti del 18% fino a quota 23,8 miliardi pro-forma a fine 2019, rispetto ai 20,2 miliardi di fine 2018 e ai 2,3 miliardi di fine 2017.

Amco, crediti in gestione raggiungono 23,8 miliardi

L’ebitda segna un +49% anno su anno, con , con un buon bilanciamento tra i ricavi da commissioni da servicing (55% del totale) e i ricavi da investimenti (45% del totale). L’ebitda margin è al 51 per cento.

Nel 2019 Amco ha evidenziato una rapida crescita del business. Gli Assets under Management sono cresciuti del 18% fino a raggiungere i 23,8 miliardi pro-form, dato inclusivo cioè dei crediti che saranno trasferiti da Carige, come da accordi.

In attesa che si definisca l’operazione con cui Amco potrebbe gestire almeno 10 miliardi di Npl di Mps, se le trattative tra Mef e Commissione europea andranno in porto, la crescita nel 2019 è avvenuta tramite l’acquisizione di quattro portafogli: l’operazione di cartolarizzazione di Npe di Banca Fucino per 297 milioni a settembre; la retrocessione di attivi high-risk in due tranche da parte di Intesa Sanpaolo per totali 700 milioni a maggio e a ottobre; l’acquisto di 2,3 mld da Banca Carige a dicembre 2019 (altri 0,5 mld potranno essere trasferiti nel 2020 all’avverarsi di certe condizioni sospensive); l’acquisto di un portafoglio di mutui ipotecari in sofferenza per 47 milioni dall’Istituto di Credito Sportivo a dicembre.

Focus sugli Utp

Inoltre, a dicembre è stata conclusa un’operazione denominata Cuvèe, che ha dato vita a un fondo multioriginator in cui Amco e il gruppo Prelios gestiscono in partnership un portafoglio di crediti Utp (unlikely to pay o inadempienze probabili) medio-piccoli a imprese del settore immobiliare in fase di ristrutturazione o difficoltà finanziaria.

I crediti conferiti dalle banche del gruppo Mps, Ubi, Banco Bpm e da Amco a dicembre sono stati pari a circa 450 milioni; sono previste ulteriori fasi di conferimento con l’obiettivo di arrivare a 1,5 miliardi.

Gli Aum, spiegano ad Amco, hanno una composizione ben bilanciata; su un totale di 23,3 mld a fine 2019, 10 mld sono Utp, gestiti con un approccio volto a favorire la sostenibilità dell’impresa e 13 miliardi sono sofferenze. Le controparti totali sono 120.000, di cui oltre 30.000 controparti corporate legate a posizioni Utp.

Marina Natale: ulteriore crescita nel 2020

“Il 2019 è stato per Amco il primo anno di piena operatività: siamo stati protagonisti di una rapida crescita del business, abbiamo completato il set-up operativo con una struttura innovativa che ci permetterà di crescere ulteriormente sfruttando economie di scala”, ha commentato l’ad Marina Natale (nella foto), indicando che “la struttura di bilancio e gli indicatori patrimoniali sono molto solidi, pronti per un’ulteriore crescita nel 2020”.

“Amco – ha detto dal canto suo il presidente Alessandro Rivera – è uno dei principali operatori nel mercato italiano degli Npe, con una combinazione di attività ben bilanciata tra sofferenze e Utp. Gestiamo circa 30 mila controparti corporate Utp con un approccio volto alla sostenibilità dell’impresa. Siamo un’azienda in continua evoluzione, e vogliamo attrarre talenti in un contesto dinamico”.

sanlorenzo borsa 24-04-2024 — 03:44

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