Borse piegate dalla Fed, ma per analisti non è la fine. A Milano pesa Moncler, bene Enel

Le Borse mondiali cedono terreno oggi sulla scia di Wall Street dopo minute della Fed che hanno preannunciato l’avvio del temuto tapering entro l’anno. La banca centrale americana si appresta cioè a ridurre gli stimoli che hanno rappresentato finora il principale propulsore del rally azionario, anche se la stretta sarà graduale e non riguarderà per il momento i tassi d’interesse. Sulla Borsa di Milano oggi il Ftse Mib segna in chiusura -1,63% a 25.928 punti, in linea con il resto d’Europa, mentre Wall Street procede contrastata dopo le vendite di ieri sera.

La Fed, ricordiamo, ha rilasciato ieri sera i verbali del Fomc del 27-28 luglio che hanno evidenziato l’intenzione dei policymaker americani di procedere entro l’anno a una riduzione (tapering) del programma di acquisto titoli. Allo stesso tempo i membri del Fomc hanno sottolineato la necessità di “riaffermare l’assenza di qualsiasi collegamento tra i tempi del tapering e quelli di un eventuale aumento dei tassi”.

Jerome Powell

Per Emmanuel Cau, responsabile della strategia azionaria europea di Barclays, “le preoccupazioni per la crescita sono riemerse con la Fed che si avvicina al tapering e l’attività Usa/Cina deludente. Gli investitori temono che il meglio della ripresa e della liquidità sia passato e stanno diventando più cauti nella loro allocazione”. Pur mettendo in guardia dalla volatilità, lo strategist si aspetta “che prevalgano solidi fondamentali sugli utili e ancora ampia liquidità” spingendo gli investitori “a comprare ancora una volta il calo”.

“Il discorso del presidente della Fed Jerome Powell la prossima settimana a Jackson Hole sarà ancora più al centro dell’attenzione, poiché gli investitori attendono ulteriori indizi su una potenziale strategia di tapering”, commentano gli analisti di Deutsche Bank.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp/Bund a 10 anni segna 105 da 104 punti base della chiusura precedente, mentre il rendimento del titolo italiano si attesta a 0,56%.

Sul forex, l’euro scivola sotto 1,17 contro il dollaro; il petrolio cede altro terreno con il Brent a 66 dollari e il Wti a 63 dollari al barile.

Borse sotto pressione dopo Fed, a Milano giù Moncler

Sulla Borsa italiana, fra gli spunti di giornata , Moncler -6,1% non beneficia di un report di Bernstein che ha alzato il target price sul titolo da 67 a 69 euro, confermando il rating outperform.

Le azioni del lusso infatti guardano anche a nuove politiche di redistribuzione del reddito introdotte in Cina, che potrebbero penalizzare i super ricchi e quindi le vendite nel Paese del Dragone: sotto pressione anche Salvatore Ferragamo -4,7%.

Sul listino principale c’è spazio per acquisti sulle utilities, con Italgas, Enel e Terna in rialzo di circa 1 punto percentuale, bene anche A2a e Hera.

Prova a contenere i danni il risparmio gestito dopo l’acquisizione di NN Ip da parte di Goldman Sachs: nel comparto Banca Generali -0,6%, Azimut -1,1%.

Banche nel mirino dei realizzi con Unicredit e Intesa Sanpaolo in calo di oltre il 2%.

Ripartono le prese di beneficio su Stellantis che cede oltre il 3% a 17,34 euro.