Borse in rosso dopo la Fed, altro downgrade per Moncler
Stefano Neri
21-09-2023 — 12:26
La banca centrale americana potrebbe alzare ancora i tassi quest’anno e tagliarli meno del previsto nel 2024: indicazioni che non sono piaciute al mercato

Borse oggi decisamente negative all’indomani di un meeting della Fed più hawkish del previsto. La banca centrale americana, che pure ha mantenuto fermo il costo del denaro nel range 5,25-5,50%, potrebbe alzare ancora i tassi quest’anno e tagliarli meno del previsto nel 2024: indicazioni che non sono piaciute al mercato. Oggi anche Norvegia e Svezia hanno alzato i tassi, mentre la Svizzera gli ha mantenuti invariati, così come il Regno Unito al termine dell’attesa riunione della Bank of England. Sulla Borsa di Milano oggi il Ftse Mib segna in chiusura -1,78% a 28.708 punti , in linea con il resto d’Europa e l’andamento negativo di Wall Street.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp/Bund a 10 anni segna 180 da 175 punti base della seduta precedente, mentre il rendimento del decennale italiano si amplia a 4,54%.
Sul forex, l’euro s’indebolisce a 1,0650 contro il dollaro; il petrolio dopo iniziali ribassi tenta un recupero con il Brent a 94 dollari al barile e il Wti a 90 dollari.
Borse in rosso dopo Fed, a Milano giù Saipem
Sulla Borsa italiana i realizzi si accaniscono fra l’altro sui petroliferi, Saipem che perde il 4%, con Tenaris a -2,8%, un po’ meglio Eni comunque in calo di oltre un punto percentuale.
In rosso le utilities come Enel (-3%), Hera (-4,8%) e il risparmio gestito con Fineco (-3,5%), settori impattati dal rialzo dei rendimenti obbligazionari.
In calo alcuni titoli esposti al mercato Usa come Cnh che cede circa il 4%, Stellantis (-2,4%) su cui peraltro gli analisti di Rbc hanno confermato la loro raccomandazione d’acquisto sul titolo, con un target price invariato a 22 euro.
Fra le altre raccomandazioni di Borsa, Oddo Bhf ha tagliato il rating su Moncler (-2,1%) da outperform a neutral e il prezzo obiettivo sul titolo da 68 a 62 euro, giudicando che il gruppo “sia per sua natura chiaramente esposto al rallentamento economico (posizionamento piuttosto mainstream in termini di prezzo e tipo di clientela)”; ieri erano arrivati downgrade da parte di Deutsche Bank e Jefferies.
Si muovono per lo più in controtendenza le banche, guidate anche oggi da Unicredit (+2,5%) che beneficia ancora delle recenti indicazioni del ceo Orcel.
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