Borsa, per Milano un venerdì nero fra stangata Bce e inflazione Usa
Stefano Neri
10-06-2022 — 15:46
Un balzo sopra le attese dell’inflazione americana e ancora gli effetti nefasti degli annunci Bce della vigilia mandano i mercati internazionali nel panico. L’euro sconta i timori di recessione e scivola sotto 1,06 contro il dollaro, comprato come valuta rifugio

Un balzo sopra le attese dell’inflazione Usa, e ancora gli effetti nefasti degli annunci Bce della vigilia, mandano i mercati internazionali nel panico. Sulla Borsa di Milano, fanalino di coda del Vecchio Continente, pesano soprattutto le banche, finora sostenute dalle aspettative di tassi d’interesse più alti, ma oggi nel mirino delle vendite sui timori che la stretta di Francoforte infligga un duro colpo all’economia dell’Eurozona, mandandola in recessione. Inoltre la Bce non ha fatto chiarezza su quale strategia intenderebbe adottare per mettere un tetto agli spread, che continuano a correre. Il board guidato da Christine Lagarde si è detto pronto, come da attese, ad alzare i tassi di un quarto di punto a luglio, ma anche a inasprire la stretta a partire da settembre, quando l’aumento del costo del denaro potrebbe essere di mezzo punto. Inoltre la Bce nel suo linguaggio si è mostrata determinata a contrastare l’inflazione utilizzando la leva dei tassi, una prospettiva che spaventa i mercati alla luce del fragile outlook economico. Intanto sul fronte Usa l’inflazione CPI di maggio è uscita oggi a +8,6% contro attese del consensus per un dato invariato di +8,3%. Sulla Borsa di Milano oggi il Ftse Mib segna in chiusura -5,17% a 22.547 punti, di gran lungo peggiore d’Europa, mentre Wall Street procede in forte ribasso.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp/Bund a 10 anni segna 224 da 216 punti base della seduta precedente, mentre il rendimento del titolo italiano si amplia a 3,75%.
Sul forex, l’euro sconta i timori di recessione e scivola sotto 1,06 contro il dollaro, comprato come valuta rifugio; il petrolio arretra con il Brent a 121 dollari al barile e il Wti a 119 dollari.
Borsa Milano, doppio impatto da Bce e inflazione Usa
Sulla Borsa italiana come detto le banche finiscono sotto pressione e vedono in particolare le azioni Bper precipitare (-13%) nonostante un piano industriale 2022-2025 in linea o leggermente migliore delle attese.
In difficoltà anche Banco Bpm -12%, Unicredit -9%, Intesa Sanpaolo -7% Mps -5% e Banca Popolare Sondrio a -6,9%.
Soffre il risparmio gestito con Fineco a -9,5%, Banca Generali -8,3% e Mediolanum a -6,8%.
Le utilities soffrono anche oggi per il rialzo dei rendimenti e vedono A2a in picchiata di oltre il 6%, una big come Enel a -4,3%.
Diasorin (-2,8%) tenta di sfoderare qualità difensive, ma poi perde terreno nel finale.
Nell’auto prova a difendersi Ferrari che limita il calo a oltre 1 punto percentuale, con Stellantis a -5,2%.