Borsa Milano fallisce rimbalzo, frenano le banche

La Borsa italiana oggi tenta un rimbalzo, ma poi capitola sulla scia di Wall Street assieme agli altri listini del Vecchio Continente. Il focus è ancora sulle prossime mosse della Fed. Restano inoltre le incertezze legate alla crisi ucraina e ai possibili contraccolpi delle sanzioni alla Russia. Più chiaro invece il quadro emerso dalle minute del Fomc di marzo diffuse ieri sera. I verbali confermano una possibile ulteriore stretta da parte della banca centrale americana, che potrebbe avviare la riduzione del bilancio, probabilmente già a maggio, a un ritmo mensile di 95 miliardi di dollari. Molti partecipanti del Fomc inoltre hanno definito appropriati rialzi dei tassi nell’ordine di 50 punti base ai prossimi meeting. Nessuna indicazione particolarmente rilevante invece dalle minute Bce. Sulla Borsa di Milano oggi il Ftse Mib segna in chiusura -0,59% a 24.302 punti, in linea con il resto d’Europa e l’andamento debole di Wall Street.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp/Bund a 10 anni segna 168 da 165 punti base della seduta precedente, mentre il rendimento del titolo italiano si amplia a 2,34%.

Sul forex, l’euro consolida a 1,09 contro il dollaro; il petrolio arretra con il Brent a 99 dollari e il Wti a 94 dollari al barile.

Borsa Milano oggi: rimbalzo per banche e Tim

Sulla Borsa italiana seduta a due velocità per le banche, che perdono slancio nel pomeriggio e terminano miste, con Bper in frenata a +0,2%, Unicredit -0,5%, Intesa Sanpaolo -1,5%, Banco Bpm +0,9% nel giorno dell’assemblea.

Svetta Atlantia +7% dopo che una nota di Edizione ha confermato gli scenari legati a una possibile opa dei fondi sulla holding infrastrutturale, mentre i Benetton risultano in contatto con il fondo Blackstone.

Rimbalzo per Telecom (Tim) che segna +2,2% nel giorno del cda che dovrebbe esaminare le offerte sul business dei servizi.

Sul fondo Prysmian con un ribasso di oltre il 3%.

Fra le raccomandazioni di Borsa, gli analisti di Goldman Sachs hanno tagliato il target price su Salvatore Ferragamo (-2,9%) da 17,40 a 16,20 euro, confermando il rating sell.