Borsa Milano oggi in rosso con Stellantis e banche, tornano timori Bce e recessione

Borsa italiana oggi negativa, all’indomani di un rally per l’azionario globale innescato dalle speranze di un atteggiamento più morbido da parte delle banche centrali. Tuttavia la presidente della Bce Christine Lagarde ha confermato nelle ultime ore la determinazione della banca centrale ad alzare speditamente i tassi d’interesse, con l’obiettivo di frenare l’inflazione e nonostante i rischi di recessione che pure si stanno manifestando con chiarezza per l’Eurozona: stamattina i Pmi europei dei servizi di settembre hanno mostrato una contrazione peggiore delle attese. Per contro, l’Ism non manifatturiero Usa ha evidenziato un’espansione più forte del previsto, e ciò offre supporto alla Fed per alzare ulteriormente il costo del denaro. Intanto il maxi taglio della produzione deciso oggi dall’Opec è destinato ad alimentare l’inflazione. Sulla Borsa di Milano oggi il Ftse Mib segna in chiusura -1,52% a 21.360 punti, fanalino di coda in Europa, mentre anche Wall Street procede in rosso.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp/Bund a 10 anni segna 242 da 230 punti base della seduta precedente, mentre il rendimento del titolo italiano si amplia a 4,42%. Peraltro la Bce nel bimestre agosto settembre ha tagliato l’esposizione verso i titoli italiani di oltre 1,24 miliardi.

Sul forex, l’euro si riporta sotto quota 0,99 contro il dollaro; il petrolio avanza con il Brent a 93 dollari al barile e il Wti a 87 dollari dopo il taglio della produzione deciso oggi dall’Opec di 2 milioni di barili.

Borsa Milano oggi

Sulla Borsa italiana le prese di beneficio si accaniscono sul settore auto con Stellantis a -2,4%, Pirelli -4%.

In deciso calo anche le utilities con Hera peggiore del Ftse Mib a -5%, la stessa Enel in ribasso di oltre il 3%.

In rialzo invece Stmicroelectronics (Stm) +1,5% dopo l’annuncio di maxi investimenti con lo Stato italiano per un nuovo stabilimento a Catania.

Brilla Banca Generali (+1,6%) che torna a beneficiare dei rumors su manovre di M&A e di un buy targato Deutsche Bank.

Tra i petroliferi, Eni +1,6% nel giorno del meeting Opec+; intanto il gruppo ha rassicurato sulla ripresa dei flussi di gas targati Gazprom attraverso l’Austria.

Bene Saipem che svetta con +8,5%.

Fra le banche occhi puntati su Mps (-1,3%) che rischia il burden sharing, spingendo il Tesoro a organizzare una cordata di sistema a sostegno dell’aumento di capitale.

Giù Unicredit e Intesa Sanpaolo -2%, Banco Bpm in calo di circa il 3%, meglio Bper -1,8%.