Borsa: Milano oggi corre con Atlantia, industriali e banche

(Articolo aggiornato dopo la chiusura di Borsa) – La Borsa italiana riparte oggi in grande stile, dopo lo stop di ieri, beneficiando dei progressi nella ricerca per un vaccino contro il Covid. La società biotech americana Moderna ha infatti reso noto che il suo potenziale vaccino ha prodotto una risposta immunitaria “robusta” in tutti i 45 pazienti coinvolti nella fase iniziale di sperimentazione sull’uomo. Sulla Borsa di Milano oggi il Ftse Mib segna in chiusura +2,02% a 20.281 punti, in linea con il resto d’Europa, mentre Wall Street procede sopra la parità.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp/Bund a 10 anni segna 165 punti da 166 punti della seduta precedente, con il rendimento del titolo italiano a 1,20%.

Sul forex, l’euro si rafforza ulteriormente a 1,1420 contro il dollaro; il petrolio avanza con il Brent a 43 dollari e il Wti a 40 dollari al barile.

Borsa Milano oggi: corre Atlantia, in luce industriali e banche

Sulla Borsa di Milano, svetta nettamente Atlantia dopo l’accordo siglato nella notte con il governo che evita la revoca della concessione di Autostrade e prevede un percorso di graduale uscita della holding dalla concessionaria. Il titolo balza del 26,65%.

Acquisti inoltre su una pattuglia di industriali fra cui Buzzi Unicem +5,4%, Pirelli +3,1%, quest’ultima dopo l’avvio di un percorso di successione a Tronchetti Provera con la nomina di un direttore generale e co-amministratore delegato; bene Leonardo +6,4%.

Fra le raccomandazioni di Borsa, gli analisti di Rbc hanno rivisto il rating su Moncler (+1,3%) da outperform a sector perform con target price di 35 euro. Il broker cita rischi sull’utile del secondo semestre, che nel suo scenario base dovrebbe ancora scontare l’impatto dell’emergenza coronavirus.

Fra le banche, Intesa Sanpaolo +1,9% mentre prosegue l’ops su Ubi Banca, +3,7%.

Nel comparto, le azioni Unicredit segnano +1,2%, Banco Bpm +1,7% con il gruppo che ha avviato una gara su 1,3 miliardi di crediti Utp.

Deboli le utilities con l’eccezione di Enel che avanza di circa il 2%.