Borsa Milano chiude positiva in attesa governo Draghi, bene A2a e UnipolSai

La Borsa italiana termina positiva nel giorno in cui Mario Draghi dovrebbe sciogliere la riserva e dare vita così a un governo istituzionale. Il futuro premier si recherà al Quirinale alle ore 19. A questi livelli la settimana va in archivio con un rialzo del +1,4%, dopo il rally della scorsa ottava (+7%) innescato proprio dall’incarico all’ex presidente della Bce. L’intonazione resta quindi positiva, anche se a frenare in parte i mercati sono le incertezze legate al coronavirus. Sulla Borsa di Milano oggi il Ftse Mib segna in chiusura +0,44% a 23.410 punti, in linea con il resto d’Europa, mentre Wall Street è contrastata.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp/Bund a 10 anni segna 90 punti da 91 punti base della seduta precedente, con il rendimento del titolo italiano a 0,47%.

Sul forex, l’euro oscilla intorno a quota 1,21 contro il dollaro; il petrolio accelera con il Brent a 62 dollari e il Wti a 59 dollari al barile.

Borsa Milano oggi: cauti acquisti aspettando Draghi

Sulla Borsa di Milano si mette un luce una pattuglia di titoli fra cui Nexi in rialzo di circa il 2%.

Alcuni spunti sulle utilities con A2a che si mette in evidenza a +2,9%, migliore del listino principale, mentre le azioni Enel trattano poco sopra la parità.

Fra i petroliferi Eni a +1,1%, Saipem +1,5, Tenaris +1%.

Focus sugli assicurativi dopo i conti 2020 di Unipol, che segna -0,3%, con UnipolSai in rally a +4,7%.

Fra le banche, Unicredit -0,4% si conferma debole dopo i risultati 2020.

In ordine sparso il resto del comparto con Intesa Sanpaolo +0,4%, Bper -0,2% fra le altre.

Fra le raccomandazioni di Borsa, gli analisti di Goldman Sachs in un report sul risparmio gestito hanno alzato il target price su Banca Mediolanum (poco mossa) da 8,70 a 9,30 euro, confermando il rating buy.

Inoltre il broker ha alzato il prezzo obiettivo su Banca Generali (+0,7%) da 32,50 a 34 euro confermando il buy.

In fondo al listino principale i realizzi prendono di mira le azioni Recordati in calo di oltre 1 punto percentuale.