Borsa: Milano negativa. Rimbalza Stm, giù Unicredit

La Borsa di Milano scambia in territorio negativo a metà seduta, proseguendo la scia di ribassi innescata dal rialzo dei tassi della Fed, una mossa in parte giustificata dalla robustezza dell’economia Usa, ma arrivata proprio in un momento di forte preoccupazione del mercato per un futuro rallentamento globale.

A Piazza Affari inoltre è ben presto venuto meno il supporto dato dall’accordo tra governo italiano e Ue sulla manovra. Sul fronte macro, la fiducia Istat delle imprese e quella dei consumatori sono calate a dicembre oltre le attese.

Il Ftse Mib segna alle ore 12,53 -0,94% a 18.402 punti, come ieri il peggiore fra i principali listini europei. Si attende ora la riapertura di Wall Street.

Sul forex, l’euro cede terreno ma resta sopra quota 1,14 contro il dollaro; il petrolio si conferma debole con il Brent a 53 dollari e il Wti a 45 dollari al barile.

Lo spread Btp/Bund segna 254 da 250 punti base della chiusura precedente, con il rendimento del decennale italiano al 2,78% da 2,73% (dati Bloomberg).

Tornando agli indici di Borsa, sul Ftse Mib si concede un rimbalzo Stm in progresso di circa il 3%. Bene anche le azioni Prysmian +1,6% e Diasorin +0,9%.

Petroliferi osservati speciali alla luce della volatilità del greggio con Saipem -0,8% che riceve il plauso degli analisti dopo una serie di importanti contratti ma perde ugualmente terreno, così come Eni -0,7%, Tenaris -0,9%.

Banche nuovamente pesanti con Unicredit che cede oltre il 3% dopo il -5% di ieri, confermandosi in fondo al listino principale seguita a ruota da Mediobanca -3%.

In rosso anche Ubi -2,8% all’indomani del nuovo patto fra soci in vista del rinnovo dei vertici in primavera, Mps -3% mentre Intesa Sanpaolo cede oltre 1 punto percentuale.

Rimbalza invece Carige +6,7% alla vigilia di un’assemblea cruciale per il futuro della banca ligure.

Fra gli altri titoli, continue vendite su Leonardo -2,7% mentre nell’auto Fca segna -1,3% con Ferrari a -0,8%.