Borsa: Milano giù, brillano Juventus e Amplifon

Piazza Affari, come gran parte d’Europa, non approfitta della scia di Wall Street. La Borsa di Milano scambia infatti negativa a metà seduta, all’indomani del mega rimbalzo segnato dai listini Usa nella migliore giornata degli ultimi 10 anni.

Il Ftse Mib segna alle ore 12,56 -1,15% a 18.185 punti, in una seduta per lo più negativa in Europa, con l’eccezione di Parigi che scambia intorno alla parità.

Sul forex, l’euro recupera terreno poco sopra quota 1,14 contro il dollaro; il petrolio consolida con il Brent a 53 dollari e il Wti a 45 dollari al barile, dopo rialzi ieri fino al 10%.

Lo spread Btp/Bund segna 257 da 258 punti base della chiusura precedente, con il rendimento del decennale italiano al 2,80% da 2,82% (dati Bloomberg).

Tornando agli indici di Borsa, sul Ftse Mib svetta a metà seduta la Juventus +4,4%, reduce da un proficuo rinnovo del contratto di sponsorizzazione con Adidas e nel giorno del debutto sul listino principale.

In spolvero anche Amplifon +3,3%, il cui titolo è a sua volta inserito da oggi sul Ftse Mib, come stabilito nelle scorse settimane da Borsa Italiana.

Gli acquisti premiano inoltre Recordati +1,7%, con il cda che ha definito non congruo il prezzo dell’Opa di Cvc.

Occhi puntati sulle banche con Carige che cede il 12,5% in vista di un summit in Bce dopo lo stop all’aumento di capitale da 400 milioni.

Debole in generale il comparto bancario, con Unicredit -0,8% che non approfitta dei rumors su cessioni di immobili in Germania, Intesa Sanpaolo a sua volta sotto la parità, pesanti le azioni Mps -4%.

Le vendite fanno capolino inoltre su Fca -3%, in una seduta europea comunque negativa per il comparto, Ferrari -3,2% scontando anche l’uscita del fondo Hartford dall’azionariato.

Proseguono i realizzi su Tim -3,3%, in fondo al listino principale le azioni Saipem -3,4%.