Borsa italiana oggi: Unicredit, Bper, Mps

L’apertura delle Borse europee è attesa oggi sopra la parità, all’indomani di una nuova seduta euforica che ha visto Piazza Affari chiudere ancora in forte rialzo (Ftse Mib +1,96% a 19.358 punti). La Borsa italiana, come gli altri listini internazionali, ha visto prima un andamento altalenante, poi ha imboccato decisamente la direzione positiva nonostante l’incertezza sull’esito delle elezioni Usa.

I future Usa trattano questa mattina in rialzo, nonostante l’incertezza che prosegue in quanto fra Donald Trump e Joe Biden non è ancora stato proclamato un vincitore, mentre si profilano contestazioni legali.

A Tokyo intanto il Nikkei ha chiuso con un +1,73% a 24.105 punti.

Sul forex, l’euro/dollaro si rafforza a 1,1740; il petrolio arretra con il Brent a 40 dollari e il Wti a 38 dollari al barile.

Wall Street ha chiuso ieri sera in spolvero: Dow Jones +1,34% a 27.847 punti, S&P 500 +2,20% a 3.443 punti, Nasdaq +3,85% a 11.590 punti.

Borsa italiana oggi: le azioni in primo piano

Sulla Borsa di Milano, prosegue la carrellata di trimestrali con i conti appena usciti di Unicredit, che ha chiuso il terzo trimestre 2020 con un utile netto di 680 milioni (-42,4%), più del doppio rispetto alle attese del consensus degli analisti, risultato netto sottostante di 692 milioni, su ricavi per 4,35 miliardi (-7,4%), con margine d’interesse a 2,3 mld e commissioni a 1,47 miliardi. Il risultato dei 9 mesi evidenzia una perdita di 1,6 miliardi. Il ceo Mustier conferma target e dividendi, conferma che la banca non è interessata a fusione, segnalando inoltre che il progetto di una subholding delle attività estere è stato accantonato. Cet1 fully loaded al 14,41%, Npl ratio lordo a 4,7%.

Bper ha archiviato i primi 9 mesi 2020 con un utile di 200,6 milioni da 523 milioni di un anno prima (quando aveva beneficiato di un goodwill negativo da 354 milioni derivante dall’acquisizione di Unipol Banca). Nel solo terzo trimestre l’utile è stato di 95,9 milioni, sopra attese. Tornando ai nove mesi, i proventi operativi netti sono pari a 1,86 miliardi (+13,37%), con margine di interesse a 944 milioni (+9,5%) e commissioni nette a 775 milioni (+18,1%). I crediti deteriorati lordi ammontano a 4,9 miliardi, in calo del 20% da fine 2019, con un’incidenza dell’8,8% sui crediti lordi complessivi (9,1% a giugno e 11,1% a fine 2019). “I risultati positivi e l’outlook di fine anno ci fanno pensare che ci sarà spazio per una possibile distribuzione del dividendo”, ha commentato l’ad Alessandro Vandelli.

Sempre fra le banche sono attesi oggi i risultati dei primi 9 mesi di Mps (conference ore 16) mentre a mercato chiuso toccherà a Banco Bpm.

In serata anche i conti di due big come Enel e Leonardo. Inoltre si riuniscono oggi per approvare la trimestrale i cda di Avio, Cnh Industrial, Banca Generali, Banca Ifis, Banca Profilo, Be, Coima Res, Credem, Credito Valtellinese, doValue, Edison, Gvs, IGD, Inwit, Italmobiliare, Sit e Txt e-solutions.

Intanto fra le utilities Snam ha chiuso i primi 9 mesi dell’anno con ricavi in crescita a 2,32 miliardi di euro (+3,9%). In linea con il precedente l’utile netto rettificato a 873 milioni (+0,7%), migliore comunque delle stime degli analisti a seguito dell’emergenza Covid. Gli investimenti sono saliti a 762 milioni (+17,2%). Fissato a 9,98 centesimi per azione l’acconto sul dividendo.

Fra le raccomandazioni di Borsa, gli analisti di Rbc hanno alzato il target price su Ferrari da 200 a 204 euro confermando il rating outperform.