Borsa italiana oggi: Unicredit, Bper, Mediobanca, Fca, Enel, Technogym

L’apertura delle Borse europee è attesa oggi positiva, all’indomani di una seduta di acquisti che ha visto Piazza Affari chiudere in deciso rialzo (Ftse Mib +1,64%) proseguendo il recupero dopo le vendite della scorsa settimana sui timori legati al coronavirus. La Borsa italiana è stata sostenuta da un acuto di Pirelli, dalle banche guidate da Intesa Sanpaolo, ma anche dal rimbalzo dei petroliferi (soprattutto Saipem).

Nuovo record a Wall Street (sull’S&P 500). Sempre dagli Usa è poi arrivata la notizia dell’assoluzione di Trump dall’impeachment, con il via libera comunque atteso del Senato a maggioranza repubblicana.

A Tokyo intanto il Nikkei ha chiuso in rialzo del +2,38% a 23.873 punti.

Sul forex, l’euro/dollaro è stabile poco sotto 1,10 contro il dollaro; il petrolio recupera terreno con il Brent a 56 dollari e il Wti a 52 dollari al barile.

Wall Street ha chiuso ieri sera in forte rialzo: Dow Jones +1,68% a 29.290 punti, S&P 500 +1,13% a 3.334 punti, Nasdaq +0,43% a quota 9.508.

Borsa italiana oggi: le azioni in primo piano

Sulla Borsa di Milano, il focus resta sulle trimestrali con i conti di Unicredit, che ha chiuso il quarto trimestre 2019 con un rosso di 835 milioni, per effetto di “significative poste non operative”, su ricavi per 4,85 miliardi, con margine di interesse netto di 2,5 miliardi, commissioni per 1,6 miliardi. Utile 2019 a 3,37 mld (4,67 mld rettificato) su ricavi per 18,83 mld. Cet1 pro forma al 13,09%. Sarà proposto un dividendo di 0,63 euro per complessivi 1,4 mld, oltre al riacquisto di azioni proprie per 0,5 mld.

Il consensus degli analisti raccolto dalla stessa Unicredit prevedeva fra l’altro una perdita trimestrale di 1,1 miliardi, ricavi per 4,65 miliardi, una cedola di 63 centesimi. La banca guidata da Mustier, divenuta ieri azionista diretta della turca Yapi Kredi, ha subito ceduto il 12% via accelerated bookbuilding, per 440 milioni, portandosi al 19,9%. L’operazione, che sarà contabilizzata nel primo trimestre, genererà un impatto negativo sul conto economico consolidato pari a circa 0,82 miliardi, con un beneficio dello 0,5% sul Cet1.

Bper ha chiuso l’esercizio 2019 con risultati in linea con le attese: utile netto di 379 milioni (-5,6%) con una perdita nel quarto trimestre di 143 milioni, mentre i ricavi 2019 segnano +9,3% a 2,3 miliardi, con margine di interesse a 1,2 miliardi (+3,75%) e commissioni nette a 932 milioni (+20,1%). Dividendo a 0,14 euro da 0,13 euro. L’ad Alessandro Vandelli ha annunciato che il target di un npl ratio lordo sotto la soglia del 9% (oggi è all’11,1%) sarà raggiunto con un anno di anticipo rispetto alla scadenza del piano nel 2021.

Da segnalare che il Credito Valtellinese (Creval) ha archiviato il 2019 con un utile di 56,2 milioni (+77%) e ha annunciato questa mattina la cessione di crediti deteriorati per 357 milioni.

Questa sera i conti di Banco Bpm, che secondo le previsioni degli analisti dovrebbe chiudere il quarto trimestre con un utile netto di 91 milioni su ricavi per 1,1 miliardi.

Tra i finanziari in programma a metà giornata anche i conti di Mediobanca (primo semestre 2019/2020) con la conference prevista alle ore 14.

Sempre a metà giornata usciranno i risultati 2019 di Fiat Chrysler (Fca) con la conference in programma alle ore 13. Il consensus degli analisti prevede nel solo quarto trimestre un utile netto rettificato di 1,43 miliardi su ricavi per 29,2 miliardi, mentre l’Ebit adjusted è visto a 2,1 miliardi.

Si riunisce per approvare i conti anche il cda di Enel: il consensus raccolto dalla società fra 27 banche d’affari indica un utile netto ordinario di 4,81 miliardi di euro, mol a 17,72 miliardi di euro, indebitamento netto di 46 miliardi.

Fra le altre notizie, da segnalare che Wellness Holdings, la holding del fondatore Nerio Alessandri, ha ceduto tramite collocamento accelerato il 5% del capitale di Technogym a un prezzo di 11,45 euro per azione, a sconto del 3% rispetto alla chiusura di Borsa (11,8 euro). L’imprenditore si ridurrà al 39,8% del capitale (56,94% dei diritti di voto).