Borsa italiana oggi: Nexi, Azimut, Tenaris, Terna

L’apertura delle Borse europee è attesa oggi sotto la parità, all’indomani di una seduta positiva che ha visto Piazza Affari chiudere in buon rialzo (Ftse Mib +1%). La Borsa italiana è stata sostenuta da un rimbalzo di Stm e da Pirelli dopo i risultati 2019 e il nuovo piano industriale al 2022.

La Fed, secondo quanto è emerso dalle minute della riunione di gennaio, ha citato il coronavirus fra le incertezze che pesano sulle prospettive economiche, proponendosi di monitorarne il possibile impatto. Wall Street ha comunque segnato nuovi livelli record su S&P 500 e Nasdaq.

A Tokyo intanto il Nikkei ha terminato la seduta in rialzo del +0,34% a 23.479 punti.

Sul forex, l’euro/dollaro è poco mosso sotto 1,08 contro il dollaro; il petrolio guadagna terreno con il Brent a 59 dollari e il Wti a 53 dollari al barile.

Wall Street ha chiuso ieri sera positiva: Dow Jones +0,40% a 29.348 punti, S&P 500 +0,47% a 3.386 punti, Nasdaq +0,87% a quota 9.817.

Borsa italiana oggi: le azioni in primo piano

Sulla Borsa di Milano, fra le raccomandazioni dei broker, gli analisti di Deutsche Bank hanno avviato la copertura su Nexi con raccomandazione buy e target price di 21 euro.

Timone Fiduciaria ha ceduto tramite accelerated bookbuilding una quota delle azioni Azimut sindacate pari a circa il 1,78% del capitale, a un prezzo di 23,70 euro. Il titolo aveva chiuso ieri a 24,19 euro. La cessione riguarda una parte delle complessive 7 milioni circa di azioni acquisite nel 2018 con l’operazione di rafforzamento del Patto, a suo tempo comunicata al mercato. La restante parte delle azioni continuerà ad essere soggetta ai vincoli di voto e di blocco previsti dal Patto.

Focus sulle trimestrali con i conti 2019 diffusi da Tenaris, che ha chiuso il quarto trimestre con ricavi in calo del 17% a 1,741 miliardi di dollari (7,294 nell’intero anno, -5%), utile operativo di 152 milioni (-15%), utile netto dei soci a 152 milioni (-33%), ebitda 290 milioni di dollari (-32%) con margine del 16.7%. Proposto un saldo del dividendo pari a 0,28 dollari per azione (invariato includendo l’acconto già versato).

I numeri sono per lo più inferiori al consensus degli analisti che indicava per sTenaris un utile di 146 milioni su ricavi per 1,75 miliardi, ebitda a 324 milioni, risultato operativo di 183 milioni.

Terna ha chiuso il 2019 con ricavi pari a 2,3 miliardi di euro (dai 2,2 miliardi del 2018) e un ebitda a 1,74 miliardi di euro (1,65 miliardi nel 2018). Gli investimenti sono stati pari a 1,26 miliardi di euro (1,09 miliardi di euro nel 2018) e l’indebitamento finanziario netto si attesta a 8,3 miliardi di euro (7,9 miliardi al 31 dicembre 2018).

Fra le banche, Ubi resta sotto i riflettori nel giorno di una riunione del patto Car che avvierà un esame dell’offerta di Intesa Sanpaolo.