Borsa italiana oggi: Saipem, Fca, Telecom (Tim), Enel, Pirelli, Unipol, UnipolSai, Illimity, Ubi Banca

L’apertura delle Borse europee è attesa oggi negativa, all’indomani di una seduta contrastata che ha visto Piazza Affari chiudere in buon rialzo (+0,79% il Ftse Mib). La Borsa italiana ha beneficiato soprattutto della performance positiva delle banche, mentre il mercato ha messo meglio a fuoco la mossa con cui la Fed ha tagliato mercoledì scorso i tassi d’interesse.

Wall Street invece ha continuato a perdere terreno dopo che il presidente Trump ha riaperto il fronte della guerra commerciale Usa-Cina preannunciando nuovi dazi alla Cina su 300 miliardi di importazioni.

A Tokyo intanto il Nikkei  ha chiuso in deciso calo -2,11% a 21.087 punti.

Sul forex, l’euro/dollaro si conferma debole in area 1,1080 contro il dollaro; il petrolio rimbalza con il Brent con il Brent a 61 dollari e il Wti a 54 dollari al barile.

Wall Street ha chiuso ieri sera negativa: Dow Jones -1,05% a 26.583 punti, S&P 500 -0,90% a 2.953 punti, Nasdaq -0,79% a quota 8.111.

Borsa italiana oggi: le azioni in primo piano

Sulla Borsa di Milano, focus su Saipem che entra nella joint venture per la realizzazione del progetto Arctic LNG2 con una quota lavori di circa 2,2 miliardi di euro. Il gruppo ha sottoscritto l’accordo con Technip France SA e NIPIgaspererabotka. Il progetto è stato assegnato dalla società Arctic LNG2, composta da Novatek JSPC (60%) ed Ekropromstroy Ltd (40%) e prevede l’ingegneria di dettaglio, l’approvvigionamento di materiali, la costruzione, la messa in esercizio e l’avviamento di tre linee di gas naturale liquefatto (GNL).

Fra le altre notizie, nuova frenata del mercato auto italiano (-0,1%) e soprattutto del gruppo Fca che ha immatricolato a luglio 34.020 vetture, con una flessione del 19,37% sullo stesso mese del 2018. Quote giù dal 27,59% al 22,26%.

Fra le diverse trimestrali, il cda di Telecom (Tim) ha approvato conti per lo più in linea con le attese, mentre non si registrano novità per il dossier aperto con Enel e Cdp su Open Fiber, a parte la conferma del mandato all’ad Luigi Gubitosi a proseguire la trattativa. Nel secondo trimestre i ricavi ammontano a 4,52 miliardi di euro (-3,9% su base organica) mentre l’Ebitda organic scende del 2,6% a 1,9 miliardi euro. Le performance del Brasile compensano la debolezza del mercato domestico che vede ricavi ricavi core nel semestre a 6,70 mld (-3,4%).

Enel mette segno ricavi semestrali per 38.991 milioni (+8,2%), grazie soprattutto a Sud America e rinnovabili, mentre l’utile netto ordinario, sul quale si calcola il dividendo, registra un balzo del 20,3% a 2.277 milioni. In aumento è anche l’indebitamento, che sale del 10,5% a 45,3 miliardi, “appesantito dagli investimenti, dai dividendi, da alcune acquisizioni e per l’adozione dei nuovi standard Ifrs16”. Confermati i target 2019.

Pirelli invece ha tagliato la guidance dopo un semestre in cui i ricavi hanno raggiunto 2.654,8 milioni (+1,4% a livello organico) di cui 1.787,6 milioni dal segmento High Value, mentre il risultato netto delle attività in funzionamento è cresciuto a 307 milioni di euro (+68,8%) e l’Ebit ha segnato un aumento a 425 milioni da 378 del primo semestre 2018. Tuttavia il gruppo della Bicocca si aspetta ora una crescita dei ricavi tra 1,5% e 2,5% nel 2019 (da 3-4% previsto in precedenza), mentre il margine sull’Ebit adjusted è visto a 18-19% e non più maggiore o uguale al 19%.

Venendo ai finanziari, Unipol ha chiuso il primo semestre con un risultato netto consolidato a 740 milioni (+14,9%); raccolta diretta assicurativa a 7,3 miliardi (+18,5%) di cui Danni a 4,1 miliardi di euro (+2,6%) e Vita 3,2 miliardi (+48,4%). Solvency ratio consolidato pro forma pari al 165%, considerando gli effetti della cessione di Unipol Banca e dell’acquisizione di portafogli Npl dal Gruppo Bper.

Unipolsai ha visto Il risultato netto consolidato attestarsi a 377 milioni di euro, in crescita del 7,4% rispetto al risultato normalizzato
di 351 milioni del 30 giugno 2018.

Per Illimity Bank, la nuova banca guidata da Corrado Passera, il secondo trimestre si chiude con 775 milioni di euro di crediti netti verso la clientela al 30 giugno 2019, in crescita del 50% rispetto al primo trimestre. Risultato netto negativo di 5,4 milioni, in linea con quanto previsto dal piano
industriale, margine di intermediazione a 11,3 milioni da 9 milioni del primo trimestre.

Fra le varie trimestrali in agenda, spiccano i conti di Ubi Banca, con il consensus degli analisti raccolto dallo stesso istituto che stima per il secondo trimestre un utile netto di 102 milioni (da 91,2 mln del secondo trimestre 2018), proventi operativi per 905 milioni (da 911,4 milioni), con margine d’interesse a 442 milioni e commissioni nette a 406 milioni.

Si riuniscono inoltre per approvare i conti i cda di altre big del Ftse Mib: Ferrari (conference ore 15), Atlantia, A2a.