Finanzareport.it | Borsa italiana oggi: Saipem, Ferragamo, Intesa Sp, Unicredit - Finanza Report

Sab 20 Aprile 2024 — 12:00

Borsa italiana oggi: Saipem, Ferragamo, Intesa Sp, Unicredit



L’apertura delle Borse europee è attesa oggi poco mossa

borsa italiana oggi

L’apertura delle Borse europee è attesa oggi poco mossa, all’indomani di una seduta contrastata che ha visto Piazza Affari chiudere nuovamente in calo (Ftse Mib -0,59% a 19.902 punti). La Borsa italiana ha così inanellato la quinta seduta negativa di fila, consolidando dopo il recente recupero, e portandosi cosi sui minimi da due setiimane.

Sul fronte macro, si attendono questa sera i verdetti della Fed, sicuramente determinata a mantenere il sostegno senza precedenti all’economia Usa, messa a dura prova dall’emergenza coronavirus. Proseguono inoltre le trattative politiche per un piano di stimolo fiscale da 1.000 miliardi di dollari.

A Tokyo intanto il Nikkei ha chiuso con un -1,15% a 22.397 punti.

Sul forex, l’euro/dollaro avanza a 1,1730 contro il dollaro; il petrolio è poco mosso con il Brent a 43 dollari e il Wti a 41 dollari al barile.

Wall Street ha chiuso ieri sera in rosso: Dow Jones -0,77% a 26.379 punti, S&P 500 -0,65% a 3.218 punti, Nasdaq -1,27% a 10.402 punti.

Borsa italiana oggi: le azioni in primo piano

Sulla Borsa di Milano, il focus resta sulle trimestrali con i conti del secondo trimestre 2020 appena diffusi da Saipem, che ha segnato nel periodo una perdita netta adjusted di 132 milioni (peggiore del consensus degli analisti per un rosso di 11 milioni) da un utile di 31 milioni nel pari periodo 2019, su ricavi per 1,50 miliardi (attesi 2,05 miliardi) in calo del 36%. Il primo semestre vede un calo dei ricavi del 18,7% a 3,675 miliardi, un Ebitda dimezzato (-52,8%) a 271 milioni, un Ebit negativo per 711 milioni e una perdita netta di 885 milioni su cui pesano svalutazioni e oneri per 753 milioni, di cui 493 nel secondo trimestre.

Nel lusso, Salvatore Ferragamo ha registrato ne primo semestre ricavi per 377 milioni di euro (-46,6% a tassi di cambio correnti e -46,9% a cambi costanti) rispetto ai 705 milioni di euro registrati nel primo semestre 2019. Nel solo secondo trimestre, sempre in base ai dati preliminari, i ricavi sono crollati del 60,1% a cambi correnti e -59,4% a cambi costanti. L’avvio del mese di luglio mostra però un miglioramento della performance dei ricavi, rispetto all’andamento del trimestre precedente, su tutti i mercati; e in particolare una decisa crescita nei negozi diretti in Cina, Corea e Giappone rispetto allo stesso mese del 2019.

Fra gli altri appuntamenti societari su Borsa italiana oggi, si riuniscono per approvare i dati contabili i cda di Acea, Acsm-Agam, Amplifon, Banca Generali, Banca Mediolanum, Brembo, Carraro, Edison, Enel, Fiera Milano, Generali, Hera, Italmobiliare, Maire Tecnimont, Webuild, Saipem, Snam, Terna.

Fra le raccomandazioni di Borsa, gli analisti di Berenberg hanno alzato il target price su Campari da 8,70 a 9,50 euro confermando il rating buy; Mediobanca passa da underperform a neutral con un prezzo obiettivo di 8 euro.

In primo piano naturalmente il successo dell’offerta di Intesa Sanpaolo su Ubi Banca che ha raggiunto ieri il 71,9% del capitale e sfocerà pertanto nella fusione. Ubi potrebbe finire oggi al centro di forti prese di beneficio.

Il risultato al di sopra delle aspettative è comunque destinato potenzialmente a riaccendere la speculazione sulle banche “cenerentole” come Mps, che deve prima finalizzare l’operazione su 8,1 mld di Npl, e Banco Bpm; quanto a Unicredit, il ceo Mustier ha escluso finora un possibile ruolo da protagonista nella nuova fase di consolidamento, mentre Bper accorperà ben 532 filiali di Ubi secondo gli accordi presi nell’ops di Intesa.

Sempre fra le banche, Unicredit è la prima a recepire la nuova raccomandazione Bce che prolunga lo stop a dividendi e buyback fino a gennaio. “La politica di distribuzione del capitale di UniCredit sarà reintrodotta a partire dal 2021”. Quanto alla futura remunerazione, “UniCredit distribuirà, come annunciato, il
50% dell’utile netto sottostante agli azionisti” e “porrà come obiettivo un dividendo in contanti del 30% dell’utile netto sottostante e un riacquisto di azioni proprie al 20%”. In base al contesto di mercato, “il Gruppo potrebbe rivedere la ripartizione tra dividendi in contanti e riacquisto di azioni proprie” e “manterrà l’impegno a restituire gradualmente il capitale in eccesso agli azionisti, per la porzione al di sopra della fascia superiore del suo target di 200-250bps Cet1 Mda buffer”.

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