Borsa italiana oggi: Mps, Creval, Popolare Sondrio

L’apertura delle Borse europee è attesa oggi positiva, alla ripartenza dopo una seduta contrastata venerdì scorso che ha visto Piazza Affari chiudere nuovamente in rialzo (Ftse Mib +0,80% a 23.083 punti). La Borsa italiana ha così archiviato la settimana con un bilancio decisamente positivo (+7%) dopo l’incarico conferito a Mario Draghi di formare un nuovo governo (che potrebbe concretizzarsi nei prossimi giorni) mentre lo spread è sceso sotto quota 100 punti base, sui minimi da 5 anni.

I future Usa trattano questa mattina in buon rialzo.

A Tokyo intanto il Nikkei ha chiuso con un +2,12% a 29.388 punti.

Sul forex, l’euro/dollaro consolida a 1,2030; il petrolio avanza con il Brent a circa 60 dollari e il Wti a 57 dollari al barile.

Wall Street ha chiuso venerdì sera su nuovi massimi storici: Dow Jones +0,30% a 31.148 punti, S&P 500 +0,39% a 3.886 punti, Nasdaq +0,57% a 13.856 punti.

Borsa italiana oggi: le azioni in primo piano

Sulla Borsa di Milano, riflettori puntati sulle banche in una settimana ricca di trimestrali nel comparto. In agenda diversi appuntamenti fra cui domani i conti 2020 di Banco Bpm e giovedì quelli di Unicredit, dopo i risultati di Intesa Sanpaolo salutati positivamente venerdì scorso dal mercato.

Mps (che riunisce domani il cda sui conti) resta sotto i riflettori in attesa delle prossime mosse del Tesoro, azionista al 64%, anche alla luce del nuovo esecutivo che sta formando Draghi. Intanto, secondo indiscrezioni di stampa, prende corpo l’ipotesi di un bond subordinato At1 da 500 milioni per puntellare il capitale e garantire, in linea con la normativa, la continuità aziendale. Ci sarebbero già impegni formali da parte di investitori istituzionali e banche d’affari a sottoscrivere il bond, secondo quanto scritto da Repubblica nel fine settimana. Il 2020 per il Monte dei Paschi dovrebbe chiudersi secondo le stime con un rosso di 1,5 miliardi. La banca come è noto prevede al 31 marzo un deficit patrimoniale di 300 milioni. Altri rumors, riportati dal Messaggero, segnalano invece l’interesse manifestato da alcuni fondi a partecipare alla data room organizzata per la privatizzazione. Una lettera sarebbe stata inviata dal fondo Apollo, mentre altri tre sarebbero intenzionati a farsi avanti: Blackstone, Lonestar e Hellman & Friedman.

Sempre fra le banche, si riunisce oggi il cda del Credito Valtellinese (Creval) per approvare i risultati 2020. I dati saranno da leggere soprattutto alla luce dell’opa del Crédit Agricole, il cui prezzo di 10,50 euro viene contestato da alcuni soci, mentre anche la Borsa si attende un rilancio (le azioni trattano a 11,80 euro). Conference domani mattina in pre-apertura. Intanto è arrivato il via libera dell’antitrust europeo all’acquisizione da parte della banca francese.

Restando in Valtellina, la Banca Popolare di Sondrio ha diffuso dati preliminari che vedono un risultato netto positivo per 106,6 milioni di euro (-22,4%) su un margine d’intermediazione di 869,1 milioni (-3,8%). Spicca la forte riduzione dello stock di crediti deteriorati con un Npl ratio lordo al 7,45% dal 12,58% di fine 2019. Il consigliere delegato Mario Alberto Pedranzini prevede il ritorno “al pagamento dei dividendi nel rispetto dei vincoli posti dalla Bce, contemperando le giuste attese dei soci e degli azionisti con le esigenze di autofinanziamento”.

Fra le raccomandazioni dei broker su Borsa italiana oggi, gli analisti di Berenberg hanno alzato il target price su Azimut da 17,30 a 20,30 euro, confermando il rating hold.

Citigroup ha alzato il prezzo obiettivo su Poste Italiane da 9,50 a 11 euro confermando il giudizio buy.