Borsa italiana oggi: Juventus, Ferrari, Cnh, Atlantia, Mediaset, Unicredit, Snam, Iren

L’apertura delle Borse europee è attesa oggi debole, alla ripartenza dopo una settimana di consolidamento terminata venerdì a Piazza Affari con una seduta poco mossa (-0,02% il Ftse Mib). La Borsa italiana si conferma fra i migliori indici internazionali da inizio anno, con un rialzo sul Ftse Mib del 20,7%.

A Tokyo intanto il Nikkei  è rimasto chiuso oggi per festività.

Sul forex, l’euro/dollaro si conferma sopra 1,10 contro il dollaro; il petrolio è positivo con il Brent a 65 dollari e il Wti a 58 dollari al barile.

Wall Street ha chiuso venerdì sera negativa: Dow Jones -0,59% a 26.935 punti, S&P 500 -0,49% a 2.992 punti, Nasdaq -0,80% a quota 8.117.

Borsa italiana oggi: le azioni in primo piano

Sulla Borsa di Milano, occhi puntati sulla Juventus, che ha annunciato un aumento di capitale fino a 300 milioni di euro, da realizzarsi entro il 30 settembre 2020, dopo avere chiuso l’esercizio 2018/2019 con una perdita di 39,9 milioni (comunque in linea con le attese) da 19,2 milioni di un anno prima. I ricavi nell’esercizio hanno segnato una crescita del 23,1% a 621,5 milioni.

Restando nella scuderia Agnelli, Ferrari sotto i riflettori dopo la doppietta delle Rosse al Gp di F1 di Singapore.

Fra i giudizi dei broker, gli analisti di Goldman Sachs hanno alzato il target price di Cnh Industrial da 12,50 a 12,90 euro confermando la raccomandazione Conviction buy.

Da segnalare che Atlantia si è vista tagliare il rating da parte di S&P da BBB a BBB-, ultimo gradino dell’investment grade, con outlook negativo. Secondo S&P la società è più esposta ad azioni regolatorie e legali negative, inclusa la rinegoziazione della concessione autostradale, che il governo italiano ha messo ai primi posti della sua agenda. Di diverso parere Moody’s, che esclude un “impatto immediato: l’agenzia ha un giudizio Baa3 su Atlantia sotto revisione, e su Autostrade per l’Italia Baa2 sotto revisione.

Il cda di Unicredit come previsto ha nominato presidente Cesare Bisoni, confermandogli l’incarico pro-tempore. La mossa per quanto attesa permette alla banca di concentrarsi sugli ultimi ritocchi al nuovo piano industriale che vedrà la luce a dicembre.

Vivendi, alla scadenza di sabato a mezzanotte, non ha esercitato alcun recesso su azioni Mediaset in vista della nascita della nuova holding olandese Mfe, nel riassetto del gruppo tv di Cologno. Il socio francese sembra comunque determinato a dare filo da torcere a Fininvest, nella battaglia legale che da anni contrappone i due gruppi.

Importante operazione fra le utilities con Snam che ha acquistato da Iren il 49,07% del capitale sociale di OLT (Offshore LNG Toscana), la società che ha realizzato e gestisce il terminale di rigassificazione offshore situato al largo della costa toscana tra Livorno e Pisa. L’importo netto al closing dell’operazione ammonterà a circa 345 milioni di euro e il rigassificatore sarà così controllato congiuntamente da Snam e First State Investments, che ha il 48,24%.